Un nuovo caso di mucca pazza e' stato scoperto ieri in un allevamento di Martinengo, nella bassa bergamasca. Si tratta del terzo episodio in provincia di Bergamo dal 2000. A risultare positiva al test rapido anti-Bse, riferisce l'agenzia ANSA, e' stata una mucca da latte. Sul posto sono immediatamente intervenuti i veterinari dell'Asl di Bergamo e i Nas di Brescia. Alla fine dei controlli la mucca infetta e' stata isolata e, come spiega il direttore del dipartimento di veterinaria dell'Asl, Tino Consoli, ''anche il latte prodotto in questi giorni e' stato scartato''. Consoli rassicura anche i consumatori: ''I nostri controlli hanno dimostrato di essere efficaci. L'allarme e' ormai circoscritto e non esiste pericolo che sulle tavole possano arrivare alimenti non idonei al consumo''. I precedenti nella bergamasca risalgono al 2001 e al 2003, entrambi in allevamenti di Caravaggio. Per quanto riguarda Martinengo, si tratta ora di capire se all'interno dell'allevamento dovra' essere abbattuta solo la mucca risultata positiva o, con lei, debbano fare la stessa fine anche tutti gli altri capi.Intanto il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva il Decreto Legge 31 gennaio 2005, n. 7 recante alcune disposizioni urgenti fra cui l’innalzamento a 30 mesi di età per tutti i bovini, bufalini e bisonti macellati per la sottoposizione al test di diagnosi rapida per l’encefalopatia spongiforme bovina. L’articolo 7-vicies semel. - (Prevenzione contro la encefalopatia spongiforme bovina) approvato dal Senato prevede infatti che “ All’articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto-legge 21 novembre 2000, n. 335, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 gennaio 2001, n. 3, e successive modificazioni, la parola: ’’ventiquattro’’ è sostituita dalla seguente: ’’trenta’’.
Il citato decreto n.335 recante: "Misure per il potenziamento della sorveglianza epidemiologica della encefalopatia spongiforme bovina" si prefigge di “ elevare la sicurezza dei consumatori ed intervenire nelle situazioni di emergenza correlate a malattie infettive e diffusive degli animali”, pertanto il Ministero della salute ha intensificato la sorveglianza epidemiologica, attraverso un “programma di prevenzione totale” mediante sottoposizione al test di diagnosi rapida della malattia. Tutti i bovini, bufalini e bisonti macellati in eta' superiore ai trenta mesi sono sottoposti al test. Sono 171.128 i test anti-Bse eseguiti in Italia nel 2005. E dall'inizio dell'anno sono finora due i casi confermati di encefalopatia spongiforme bovina o morbo della mucca pazza. Lo riferisce in una nota il ministero della Salute.