Il decreto sugli studi di settore è alla firma del ministro Domenico Siniscalco. Il testo, anticipato dal quotidiano Italia Oggi, accoglie le richieste avanzate dai professionisti nelle scorse settimane. Il decreto dice sì al monitoraggio: gli studi di settore potranno essere usati solo come strumenti presuntivi e non come strumenti di accertamento automatico del reddito. Inoltre, nei formulari che saranno recapitati ai contribuenti saranno indicati nuovi elementi di calcolo: vengono esclusi il valore dei beni strumentali e l’età professionale, mentre si prende come riferimento il dato relativo agli incarichi svolti e pagati nel corso dell’anno.
Il provvedimento riguarda da subito gli studi di settore che dovevano andare a regime dal 2005 (dichiarazione dei redditi del 2004) e che- terminato l'anno di "monitoraggio"- saranno definitivamente approvati entro il 31 marzo del 2006. Lo studio di settore veterinario è ancora in fase sperimentale fino a tutto il 2005. Se l’applicazione del decreto varrà anche per i professionisti veterinari, il 2006 potrebbe essere l'anno di "monitoraggio" del loro studio (SK 22U), mentre la sua entrata a regime potrebbe avvenire entro il 31 marzo del 2007. Il Consigliere Giuliano Lazzarini, delegato dalla FNOVI a seguire i rapporti con l'Agenzia delle entrate, incontrerà nei prossimi giorni i funzionari del ministero per valutare la possibilità di considerare lo stato di crisi del settore veterinario sulla base dei dati raccolti dalla Federazione ed in riferimento alla normativa applicativa degli studi.
