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PROFESSIONI, DUE COMMI PER LA RIFORMA

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Il Consiglio dei ministri, nella riunione di oggi, esaminerà il testo del decreto legge sulla competitività all'interno del quale sono previste alcune norme della riforma degli Ordini. Dopo l'incontro dell'altro giorno fra i tre saggi nominati dal Consiglio dei ministri, Castelli, Vietti e La Russa, ed il CUP, si era infatti giunti all'accordo di inserire all'interno del Dl sulla competitività un " chiodo" come definito da Castelli, a cui agganciarsi per sviluppare poi tutta la normativa inerente alla riforma degli Ordini in fase di conversione da parte del Parlamento. Essendo l'unica possibilità che restava per arrivare alla riforma entro la legislatura il Cup aveva accettato l'ipotesi a condizione che fosse inserito il minimo possibile e del tutto condiviso. Ci si dovrebbe quindi limitare a soli due commi ma ogni giorno il loro contenuto continua a cambiare a seconda delle diverse pressioni politiche, istituzionali o delle organizzazioni professionali. La riunione di oggi del Consiglio dei Ministri dovrebbe mettere la parola fine a questa situazione in continua trasformazione. Secondo le ultime informazioni, ma la conferma la avremo solo dopo la riunione, i due commi dovrebbero ribadire l'obbligo dell'iscrizione agli Ordini anche per i dipendenti che esercitano una attività vincolata all'abilitazione, che il tirocinio si potrà fare anche presso società o amministrazioni e che nelle Commissioni per gli esami di Stato i rappresentanti degli Ordini non potranno essere più del 50%. E' stato invece tolto ogni riferimento alla costituizione di nuovi Ordini od al riconoscimento di albi o associazioni di professionisti non regolamentati. Ieri, Lo Presti, responsabile di AN per le professioni, ha incontrato Confprofessioni e Confedertecnica che si erano espresse in modo molto critico sul testo proposto cercando di trovare un' accordo con loro. I sindacati hanno confermato l'apertura del dialogo e restano in attesa di vedere se gli impegni presi dal Governo saranno poi effettivamente mantenuti. ( Il Sole-24 Ore, 11 marzo 2005)