Redditi medi bassi (circa 20 mila euro all’anno) e assegni molto contenuti, nell’ordine di 8 mila euro l’anno. E’ il dettaglio del Sole 24 Ore sull’ENPAV. Sabato scorso, l’inchiesta del maggior quotidiano economico sulle casse previdenziali dei professionisti ha riguardato l’Ente di previdenza dei veterinari. Con qualche imprecisione sui dati patrimoniali, per la quale il Presidente Alessandro Lombardi ha inviato al giornale una rettifica pubblicata oggi: “ dal Conto Consuntivo 2003, precisa il Presidente Lombardi , risulta infatti che il patrimonio complessivo dell’Enpav ammonta a 145 milioni di €uro di cui 17 milioni di €uro ( e non gli 8.776.842 euro, indicati dal Sole ndr) rappresentano la consistenza del patrimonio immobiliare ed i restanti 128 milioni di €uro ( non gli 83.902.520 in articolo ndr) configurano il patrimonio mobiliare dell’Ente. I dati del Pre-Consuntivo 2004 registrano un patrimonio complessivo di circa 163 milioni di €uro, costituito da 15,5 milioni di €uro di patrimonio immobiliare ( non 7.443.862 in articolo ndr) e 147,5 milioni di €uro di patrimonio mobiliare ( non 72.028.999,77 in articolo ndr)".
L’articolo si sofferma sulle strategie dell’Ente per migliorare la variabile contribuenti/pensioni: aliquota di rendimento, allungamento del periodo di riferimento per il calcolo della pensione considerando i migliori 25 anni sugli ultimi 30 ( in precedenza 10 su 15) tagli sulle pensioni di anzianità rapportate alla contribuzione maturata. “ Abbiamo adottato - dichiara Lombardi- una serie di misure per recuperare condizioni di affidabilità del sistema. Queste scelte si sono abbinate a fattori esterni come un incremento degli iscritti superiore al previsto e una dinamica di redditi e dei volumi d’affari più favorevole rispetto alle previsioni. Abbiamo un costante monitoraggio sulla sostenibilità e siamo pronti ad assumere nuove iniziative di rifinitura”. Si tratta ad esempio di aumentare il contributo integrativo o l’età pensionabile, si elaborare un progetto sulla “contribuzione personalizzata”. Il progetto è quello di una “pensione modulare” che aggiunge una contribuzione facoltativa nella misura del 7-9 percento.
Oltre alla pensione integrativa, sono allo studio altri progetti di fidelizzazione per far crescere la coscienza previdenziale degli iscritti. L’Ente punta molto anche sul mercato occupazionale: “ la Cassa- ha detto Lombardi -si sta adoperando d’intesa con la Federazione degli Ordini e con le Associazioni professionali perchè si allarghi il mercato della professione”.