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CASSE: "GESTIONI IN REGOLA"

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L'intervento critico e preoccupato che il ministro del Lavoro, Roberto Maroni, ha espresso in commissione Bilancio della Camera, sulla tenuta dei conti delle Casse private, secondo i presidenti degli Enti di previdenza professionale, si basa su valori che non sono al passo della realtà. I dati a cui si riferisce l'analisi del ministro sono infatti quelli espressi dal Nucleo di valutazione della spesa previdenziale che si riferiscono ai bilanci tecnici del 2000/2 e non tengono conto, secondo De Tilla, presidente dell'ADEPP, della riforma varata in questi anni e degli interventi sostanziali che tutte le Casse hanno effettuato. " Dobbiamo quindi soltanto vigilare, avviando semmai correzioni dei parametri di contribuzuione", ha concluso De Tilla. Resta però il forte avvertimento del Nucleo, che pur messo in discussione da tutte le Casse, anche da quelle dei Notai e dei Farmacisti, le uniche che ha salvato, ha ribadito:"L'inadeguatezza dell'attuale normativa a garantire la stabilità di gestione in un ottica di equità fra le generazioni appare tanto più evidente per quelle Casse che hanno visto recenti, consistenti afflussi di nuovi iscritti e che quindi beneficeranno di flussi contributivi rilevanti per un lungo periodo, salvo poi vedere bruscamente rovesciarsi la situazione per presentare una rilevante mole di neopensionati concentrati in tempi ristretti". L'ENPAV ha già risposto venerdì scorso a queste preoccupazioni con una chiara nota del suo presidente, Alessandro Lombardi. ( Il Sole-24 Ore, 19 febbraio 2005)