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CURSI, IL MIO IMPEGNO PER LE MNC

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“Mi preme sottolineare come il primum movens di questo giusto e condiviso fermento intorno alle mnc sia stato innescato proprio dal sottoscritto”. Il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi interviene nel dibattito sulle medicine non convenzionali con una lettera indirizzata al settimanale Repubblica Salute in edicola oggi con il quotidiano. Il Senatore Cursi ripercorre le vicende normative del settore dal documento di Terni del 18 maggio 2002 fino all’attuale testo unificato elaborato dall’On Lucchese e rivendica un ruolo promotore. Scrive infatti Cursi: “ Ritengo di poter sostenere senza ombra di dubbio che sono stato proprio io ad innescare quel processo che oggi ha portato ad unimportante disegno di legge approvato dalla Commissione Affari Sociali della Camera che cerca di inquadrare sia la medicina non convenzionale dal punto di vista terapeutico ma anche e soprattutto di qualificare i professionisti che erogano prestazioni sia di diagnosi che di cura in ambito mnc. Infatti è noto che esclusivamente i medici potranno praticare la non convenzionale proprio al fine di tutelare la salute di quanti sono purtroppo incappati nei cosiddetti “maghi” e quant’altro di improvvisato possa essere collegato erroneamente ad una complessa disciplina scientifica come le mnc”. Il sottosegretario Cursi ricorda che la proposta di legge prevede “ l’istituzione della qualifica di esperto nelle mnc esercitate da laureati in medicina e chirurgia, in odontoiatria e medicina veterinaria” e aggiunge: “ da parte mia lavorerò per il riconoscimento giuridico delle mnc che deve avvenire soltatno con la guida scientifica del corpo sanitario”. Da sottolineare il passaggio sull’ECM contenuto nella lettera del Sottosegretario: “proprio pochi giorni or sono l’ANIPRO ha espresso un esplicito ringraziamento al sottoscritto per l'impegno profuso nel settore e grazie al quale i medicinali omeopatici hanno avuto garantita la permanenza sul mercato e le attività dedicate alle medicine non convenzionali hanno riottenuto i crediti ECM”. Da Repubblica Salute del 17/02/2005