Il Centro per il Controllo delle Malattie ha esaminato ieri la situazione epidemiologica internazionale per valutare il rischio che si manifesti una pandemia da virus H5N1: nessun allarme ma gli esperti tecnici procedono a tempi serrati nel perfezionare il piano per l'eventuale difesa, dai farmaci ai controlli ai viaggiatori. Per quanto riguarda la situazione nel sud est asiatico, gli esperti hanno preso atto che i casi di sospetta trasmissione interumana del virus H5N1 si sono, fino ad ora, verificati solo nell'ambito di gruppi familiari in cui vi e' stato contatto stretto tra malato grave e familiare che l'ha assistito prima del ricovero in ospedale.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva fatto rilevare che non si sono verificati serbatoi di influenza nella popolazione generale delle aree dove si sono verificati questi episodi familiari ne' si sono registrati casi fra il personale sanitario che ha assistito i malati durante il ricovero ospedaliero. Questo viene attribuito alle norme di protezione individuale divenute abituali dopo l'esperienza SARS. Tuttavia, la situazione dei tre Paesi coinvolti (Vietnam, Tailandia e Cambogia) viene quotidianamente seguita anche attraverso il personale delle Organizzazioni internazionali che operano in loco.
Il Ministero ha predisposto una ricognizione delle risorse e delle capacità di risposta del Sistema di Sanità di Frontiera, rapidamente attivabile in caso di necessita'. Inoltre, ha individuato nel Laboratori dell'Istituto Superiore di Sanita' e del Centro Interuniversitario di Ricerca sull'Influenza (Universita' di Genova) i laboratori di riferimento per la diagnostica dei virus influenzali, compresi quelli di sospetta origine aviaria. Gli Ospedali 'Sacco' e 'Spallanzani' restano gli Ospedali di riferimento per il ricovero dei casi sospetti, particolarmente nei viaggiatori provenienti dalle aree colpite.
Resta valido quanto gia' indicato precedentemente riguardo all'acquisto di farmaci antivirali ed alla strategia di approvvigionamento di vaccini pandemici utili per la protezione della popolazione nella fase di pandemia. La Task Force, con la collaborazione delle Regioni e delle Istituzioni coinvolte, sta procedendo infine rapidamente a completare l'aggiornamento del Piano strategico generale per fronteggiare un'eventuale pandemia. (ANSA).