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ECM INTERROGAZIONI IN SENATO

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Il sottosegretario alla Salute Antonio Guidi è intervenuto in Commissione igiene e Sanità del Senato per rispondere ad alcune interrogazioni parlamentari sull’ECM. Fra queste l’interrogazione della senatrice Boldi, riguardante l’adempimento da parte dei medici degli obblighi formativi relativi all’anno 2004. Il Sottosegretario ha ricordato il principio della flessibilità che informa la progressione dei crediti, annunciandone la probabile conferma anche dopo il 2006: “l’obbligo formativo del programma di educazione continua in medicina –ha detto- per il primo quinquennio, relativo agli anni 2002-2006, è stato stabilito dalla Commissione nazionale per la formazione continua in complessivi 150 crediti, con un obbligo progressivo di acquisizione di crediti a partire da 10, per il primo anno, fino a 50 per il quinto anno”. Ha quindi concluso dicendo che "l’orientamento della Commissione è, comunque, quello di confermare anche in prospettiva l’attuale criterio di flessibilità". La Senatrice Rossana Boldi, pur dichiarandosi soddisfatta della risposta e apprezzando che sia stato confermato il livello di flessibilità, ha precisato che “le motivazioni sottostanti alla presentazione della sua interrogazione attenevano, in particolare, alla situazione in cui versano i liberi professionisti, tema sul quale vi è stata di recente una pronuncia da parte di un tribunale amministrativo regionale, a seguito di un ricorso di un sindacato di categoria”. Ha quindi ricordato come “ il giudice amministrativo, pur respingendo le richieste del ricorrente, ha giudicato la formazione continua obbligatoria soltanto per i dipendenti del sistema sanitario nazionale o per coloro che sono accreditati, ritenendo invece che per i liberi professionisti il controllo formativo debba essere rimesso alle valutazioni del mercato e a quelle degli ordini professionali” La senatrice ha evidenziato come “persista una situazione di disparità fra i medici dipendenti dal sistema sanitario nazionale ed i liberi professionisti, in quanto ai primi è consentita la frequenza dei corsi senza doversi allontanare dalla propria attività, a differenza dei secondi, ai quali, peraltro, non vengono riconosciuti taluni corsi svolti all’estero”. Alle osservazioni della Senatrice non è seguita in Commissione alcuna replica da parte del Sottosegretario. Alle interrogazioni dei senatori Guerzoni e Mascioni, che lamentavano la sospensione dei lavori della Commissione e ipotizzavano danni economici e di carriera per i medici, provocati dal ritardo nell’assegnazione dei crediti, il Senatore Guidi ha risposto che “non vi è stato nessun rallentamento nell’attività della Commissione in merito all’accreditamento dei programmi, ma che, al contrario, la Commissione è stata negli ultimi mesi particolarmente impegnata nella definizione degli obiettivi formativi di interesse nazionale nel prossimo triennio e nell’elaborazione dei criteri e delle procedure per l’accreditamento dei provider, di formazione residenziale e di formazione a distanza”.( fonte: senato.it, resoconto seduta del 1 dicembre 2004)