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LA DIETA DEGLI ANIMALI CHE MANGIAMO

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"Piatti unici" a base di grano, soia, erba medica e mais. A ciascuno il suo, in base al peso, al sesso e all'età. Gli oltre 600 milioni di bovini, suini e polli che vivono negli allevamenti di casa nostra sono perennemente a dieta; per crescere sani e belli ma soprattutto per essere 'buoni'. Un passo in avanti verso la sicurezza della filiera che parte da un'alimentazione rigorosa in grado di garantire la genuinità e il sapore delle loro carni. Il 'piatto' degli animali parte da un mix bilanciato che alla base delle ricette ha il giusto apporto di proteine, vitamine e grassi."Che cosa mangiano gli animali che mangiamo" è il titolo della pubblicazione realizzata dall'Unione nazionale consumatori, in collaborazione con Ministero delle politiche agricole e forestali e Assalzoo, l'Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, che guida alla scoperta del mondo dell'alimentazione degli animali.Attraverso un linguaggio semplice e con l'aiuto d'immagini e tabelle, la pubblicazione illustra la dieta degli animali. Una vera e propria guida, presentata nei giorni scorsi a Roma, che sarà distribuita nelle scuole medie inferiori e superiori e in allegato dei più importanti quotidiani nazionali.Ecco dunque, sfogliandole pagine, alcune curiosità: il menù degli animali è studiato al computer da tecnologi alimentari ed esperti che individuano le necessità nutrizionali delle singole specie. Proprio la nuova alimentazione dei suini, composta da una miscela di mais, orzo, soia, frumento e altri cereali minori, arricchita da vitamine e dagli stessi fermenti lattici dello yogurt, fa in modo che i prosciutti, i salami, le mortadelle che oggi troviamo sulle nostre tavole contengano molte meno calorie rispetto al passato e i grassi presenti sono quelli buoni, i cosiddetti grassi insaturi. Per alcuni prodotti di denominazione d'origine protetta poi, come il Prosciutto di Parma o il Parmigiano Reggiano, il disciplinare che stabilisce i singoli alimenti della dieta è rigorosissimo. Nel 'menù' dei bovini l'ingrediente principale, immancabile in ogni stalla, è il silomais, la pianta intera di granturco alla quale vene aggiunto foraggi secchi, barbabietole, fiocchi di soia e persino fave schiacciate. Alle vacche da latte viene dato anche il fieno, sottoposto a tecniche di essiccazione per migliorarne le proprietà dietetiche e nutrizionali. Rispetto a quella che mangiavano i nostri nonni, la carne di polli e tacchini è più tenera, facile da digerire e con standard nutrizionali più elevati perché oltre il grano nel 'piatto' trovano la soia, l'erba medica e soprattutto il mais. Il colore della pelle del pollo dipende dalla quantità di mais presente nel menù, sono i carotenoidi infatti a determinare il colore giallino della pelle. ( fonte: Mipaf)