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TRENTINO, MICROCHIP AI CANI DEI TURISTI

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Se a smarrirsi sono i cani di persone giunte in Alto Adige per una vacanza, diventa problematico per il veterinario locale identificare l'animale ritrovato. Manca infatti una rete internazionale del sistema di identificazione che permette di risalire al proprietario del cane. In Alto Adige, quest’anno il sistema di identificazione dell’anagrafe canina tramite microchip, è stato esteso anche ai cani dei turisti che soggiornano nella regione per una vacanza. Spiega l'assessore della provincia autonoma di Bolzano, Hans Berger: "Ora abbiamo creato i presupposti tecnici per attivare un nuovo servizio che ci aiuta a risolvere questo problema in coincidenza con l'afflusso turistico in Alto Adige”. Ecco come funzionerà il sistema: gli ospiti giunti in provincia di Bolzano comunicano il numero del microchip del rispettivo cane al titolare dell'esercizio dove soggiornano, il quale provvede ad informare il veterinario di zona, che registra il cane assieme alla durata della permanenza nello specifico sistema attivato nella Regione. In caso di smarrimento diventa pertanto facile risalire al proprietario attraverso la banca dati locale. Il sistema di identificazione dei cani attraverso il microchip funziona in Alto Adige dal 2003: con l'ausilio di un apparecchio di lettura, consente di risalire al proprietario dell'animale, "di rintracciare quelle persone che hanno abbandonato i propri cani e inoltre di contenere il fenomeno del randagismo", sottolinea l'assessore Berger. L'impianto del microchip è indolore e pertanto può essere eseguito anche senza anestesia dal veterinario di fiducia o dal Servizio di zona.