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STUDIO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE

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Con una cerimonia in programma giovedì 18 novembre 2004, alle ore 11 nella sede della Facoltà di Medicina Veterinaria, in via San Costanzo a Perugia, sarà inaugurato lo Studio di Medicina Comportamentale per la prevenzione, diagnosi e trattamento dei problemi comportamentali degli animali da compagnia. All'incontro saranno presenti il Preside prof. Alberto Gaiti e i docenti e i ricercatori della Facoltà. Il cane abbaia troppo mettendo a rischio il suo rapporto con il padrone? Il gatto distrugge con le unghie il divano nuovo? O magari il coniglio non riesce ad adattarsi alla nuova condizione di animale da compagnia? A tutti questi problemi puo' esserci una soluzione, intervenendo sul comportamento delle varie specie. Basta rivolgersi alla facolta' di medicina veterinaria dell'Universita' di Perugia. Allo Studio di medicina comportamentale per la prevenzione, diagnosi e trattamento dei problemi comportamentali degli animali da compagnia. Una struttura che sara' inaugurata giovedi' prossimo, in via San Costanzo. ''E' un servizio che gia' offriamo da tre o quattro anni e per il quale ora ci sara' un luogo piu' accessibile al pubblico, una sorta di studiolo'' spiega Silvana Diverio, docente di etologia e benessere degli animali presso veterinaria, che lavora in equipe con altri tre esperti del settore. Presso lo Studio di medicina comportamentale (con una spesa che puo' variare dai 35 ai 50 euro) sara' offerto supporto a tutte le persone alle prese con problemi comportamentali degli animali da compagnia. ''Ci occuperemo - spiega la professoressa Diverio - di quelle forme di comportamento che possono essere normali per cani, gatti e altre specie ma indesiderate per i loro proprietari, ma anche dei problemi dovuti alla gestione o a un carattere particolare degli animali. Il servizio ha come obiettivo quello di favorire un rapporto equilibrato tra l'uomo e i suoi compagni, facendo si' che venga vissuto piu' serenamente. Avere un buon rapporto con l'animale aiuta ad averne maggiore cura''. Le terapie che saranno fornite sono soprattutto comportamentali, verranno cioe' date indicazioni ai proprietari su come gestire l'animale. ''Ci sono poi, se necessari, i trattamenti farmacologici'' dice la prof. Diverio. ''Il nostro compito - prosegue - e' di modificare il comportamento dell'animale attraverso una gestione diversa da parte del padrone''. La docente spiega quindi che quelli a presentarsi piu' di frequente sono i problemi di aggressivita' per cani dominanti rispetto ai proprietari, ma anche l'ansia da separazione che si riscontra in quelli che hanno un rapporto troppo stretto con i proprietari. ''Il caso classico - afferma - e' quello dell'esemplare che lasciato solo in casa abbaia tutto il giorno, per ansia non certo per dispetto''. Alla facolta' di veterinaria non si rivolgono comunque solo proprietari di cani e gatti. ''Abbiamo trattato anche tante altre specie - sostiene la prof. Diverio - come un'iguana che aveva problemi di aggressivita' o alcuni uccelli''. A tutti e' stato chiesto di portare i loro animali presso la facolta' di veterinaria. ''Magari tutta la famiglia insieme - spiega la docente - perche' ciascuno ha un ruolo diverso nel gruppo''. Il 'paziente' viene quindi sottoposto a una visita comportamentale che dura poco piu' di un'ora e nel corso della quale vengono raccolti diversi dati, da quando e' nato a come viene trattato, che poi finiscono in un apposita scheda. Poi si affronta il problema vero e proprio, ragionando sulla terapia da dare che tiene conto anche delle esigenze del proprietario. Successivamente ci sono le visite di controllo fino a quando il caso non viene considerato risolto, ma la prof. Diverio assicura che i tempi sono molto piu' brevi di quelli per le persone. ''Nel giro di 15 giorni-un mese - sostiene - si ottengono risultati che finora sono stati buoni. Molto dipende da quando e' coerente il proprietario. Gli animali sono magici, molto piu' semplici di noi. Per loro due piu' due fa sempre quattro''. La prof. Daverio e' comunque prima di tutto un'appassionata di animali. A casa ha un coniglio, un gatto e un serpente ma presto arrivera' anche un cane. ''E le assicuro - conclude sorridendo la docente - che anche i conigli possono soffrire di problemi comportamentali''. (ANSA).