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UN CONCORDATO PER I PROFESSIONISTI

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Dopo molte contestazioni al progetto originale e vari confronti con il mondo professionale gli interventi del ministero sembrano trovare accoglienza fra i commercialisti che ritengono ora interessante per i professionisti l'adesione al concordato preventivo. L'adesione a questo istituto consente la definizione preventiva dell'imponibile fiscale per il triennio 2005-2007. In particolare avrà effetto dal periodo di imposta in corso al 1° gennaio 2005 e sarà l'Agenzia delle Entrate a proporre al contribuente la base imponibile su cui fare l'adesione. La base imponibile è definita sulla base degli studi di settore ma tiene conto, a differenza del precedente concordato, anche di altre elaborazioni relative a ulteriori indici e informazioni riferibili al contribuente. L'adesione garantisce un risparmio di imposta e di contributi previdenziali per i redditi eccedenti la definizione e una limitazione dei poteri di accertamento dell'amministrazione finanziaria, quali ad esempio l'impossibilità di rettifica sulla base delle risultanze delle scritture contabili. In particolare, aderendo al nuovo istituto, il contribuente ottiene che risultano inibiti gli accertamenti in relazione al reddito " concordato"; inoltre sul reddito che eccede quello definito viene prevista una riduzione dell'aliquota di 4 punti percentuali.