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PIEMONTE, MICROCHIP DA NOVEMBRE

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Sarà un minuscolo congegno elettronico (microchip), inserito sotto la pelle del collo dei cuccioli, la nuova carta d'identità di ogni cane. Un'autentica, innovativa trasformazione dell'anagrafe canina, che la Regione Piemonte adotterà dalla seconda settimana di novembre. Gli obiettivi principali di questo moderno ed efficace sistema di identificazione dei nostri amici a quattro zampe sono: - contrassegnare tutti i cuccioli entro sessanta giorni dalla nascita e, comunque, prima che vengano separati dalla madre per essere ceduti; - garantire che ogni cane sia collegato al rispettivo proprietario attraverso una banca dati di facile consultazione; - restituire al padrone il cane smarrito o volontariamente abbandonato. Inoltre la banca dati consentirà ai Servizi Veterinari delle ASL un più efficace controllo sanitario. Sarà infatti possibile disporre di un quadro più preciso delle malattie trasmesse dagli animali all'uomo (zoonosi), delle aggressioni e morsicature alle persone e ad altri animali, programmare eventuali vaccinazioni straordinarie in caso di emergenze per rabbia o altre gravi patologie. Infine una buona anagrafe consentirà migliori interventi in tema di benessere animale, favorendo la possibilità di intervenire sulle condizioni in cui sono tenuti i cani sia attraverso l'azione repressiva sia con campagne di educazione civica, che forniscano concrete istruzioni su come rapportarsi con gli animali di affezione. Il microchip è uno strumento pratico e semplice da utilizzare: si inocula con una normale iniezione e si legge facilmente con un piccolo decodificatore. Con la sua introduzione su larga scala (i cani attualmente censiti in Piemonte sono oltre 700.000) avranno vita dura soprattutto coloro che tengono gli animali in clandestinità, spesso destinandoli ad attività criminose come i combattimenti fra cani. Per registrare le cucciolate e identificarle è sufficiente prendere appuntamento con il proprio medico veterinario di fiducia, purchè autorizzato, o con il Servizio Veterinario dell'ASL. Se si acquista un cane basta garantirsi che sia "regolare" e non clandestino, chiedendo copia della scheda di identificazione che riporta anche il numero di microchip. Infine, il nuovo metodo non si applica ai cani già tatuati, a meno che il tatuaggio non sia diventato con il tempo illeggibile (fonte: Regione Piemonte)