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EDUCATORI CINOFILI: NO A LAUREA BREVE

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L’annuncio del primo corso di laurea in Italia in allevamento del cane ed educazione cinofila non entusiasma l’ANMVI e nemmeno l’APNEC. L’Associazione Professionale Nazionale degli Educatori Cinofili ha scritto al Direttore Editoriale Carlo Scotti una lettera di commento, firmata dal suo presidente Luigi Polverini: “la confusione che si genera tra due figure professionali diverse e distinte come l’allevatore e l’educatore cinofilo è evidente, come è deludente la poca attenzione data proprio a quelle materie atte ad approfondire la relazione uomo cane, come è preoccupante la mancanza dell’obbligo di frequenza in un corso che per sua natura deve unire la teoria alla pratica.Come si può non condividere la preoccupazione espressa dal Dott. Carlo Scotti, vice presidente dell’ANMVI, ( v. Professione Veterinaria 30/2004 ndr) che vede in questo corso non la formazione di nuovi professionisti ma la creazione di ”concorrenti a basso costo e minor preparazione professionale ai veterinari”?. Noi crediamo che un corso di laurea breve che voglia formare culturalmente professionisti di nuovi settori lavorativi debba prevedere un percorso non necessariamente legato alle facoltà esistenti e che piloti gli studenti a vivere in modo nuovo l’università. Su questa idea la nostra associazione ha indetto un convegno che si terrà a Roma nel mese di Dicembre 2004 dal titolo “l’educatore cinofilo, una nuova storica professione, una nuova laurea, un nuovo modo di vivere l’università”.