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LA BIOETICA BOCCIA LE MNC

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Semaforo rosso per le medicine e pratiche non convenzionali, le cosiddette 'medicine alternative', da parte del Comitato nazionale di bioetica. Il Cnb, infatti, ha approvato la scorsa settimana all'unanimita' un Documento che sostanzialmente boccia le aperture nei confronti di tali pratiche previste dalla proposta di legge in materia attualmente all'esame della Camera. Lo ha reso noto la bioeticista e membro del Cnb Cinzia Caporale. Il Comitato, ha spiegato l'esperta, ''ha approvato, all'unanimita', con alcune astensioni, una mozione specifica relativa a tale proposta di legge; una mozione che non riguarda, dunque, la problematica in generale, ma la specifica proposta di legge''. Esaminato il provvedimento, il Comitato giudica innanzitutto ''discutibile'' il principio affermato all'articolo 1 e che parla di ''pluralismo scientifico''. Il Cnb si dice inoltre ''preoccupato'' della proposta di istituire insegnamenti accademici e corsi di formazione nelle universita' statali e non statali di medicine e pratiche non convenzionali, nonche' dell'ipotesi di inserire materie di insegnamento relative appunto all'ambito delle medicine e pratiche non convenzionali nei corsi di laurea di Medicina, Odontoiatria, Farmacia, Veterinaria, Biologia, Chimica ed altri. Il Comitato ha anche espresso un parere negativo circa la proposta di accreditare quali societa' e associazioni scientifiche, le societa' di riferimento delle professioni sanitarie non convenzionali. Perplessita' pure sull'ipotesi di modificare la composizione del Consiglio superiore di sanita' inserendo fra i suoi componenti i rappresentanti delle medicine non convenzionali. Ed ancora: Il Cnb ritiene ''ingiustificata'' l'istituzione della qualifica di esperto per gli indirizzi che riguardano tale settore (dall'omeopatia all'agopuntura). Unica distinzione riguarda la fitoterapia, che il Comitato ritiene meriti un trattamento a parte. ''La motivazione- alla base del Documento - ha spiegato Caporale - e' che, secondo il Cnb, tali pratiche non sono validate da metodologia scientifica. La preoccupazione del Comitato, dunque, e' che lo Stato intenda avvallare come scientifiche discipline che invece non lo sono''. Secondo Caporale e' pertanto ''importante che su questo argomento si apra una discussione pubblica, perche' sono molte le persone serie ma sono troppi i ciarlatani''. Quella del Cnb, ha commentato, ''e' una posizione coraggiosa, che rappresenta una scelta di campo. Un conto e', infatti, la liberta' da parte del cittadino di scegliere tali terapie e del medico di praticarle, ma diverso e' che lo Stato, tra l'altro in una situazione economica sfavorevole, decida di dare risorse economiche preziose a pratiche che non sono scientifiche''. Il Documento approvato verra' ora trasmesso al governo e al Parlamento. Il parere del Cnb e' infatti non vincolante, essendo questo un organo di consulenza delle istituzioni. (ANSA).