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UE, INTERESSE PER CLONAZIONE ANIMALE

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La Commissione europea ''studia con interesse'' la clonazione animale, ma ribadisce il proprio no ad ogni forma di clonazione umana. Lo ha detto Fabio Fabbi, portavoce del commissario Ue alla ricerca, Philippe Busquin. ''Studiamo con interesse gli sviluppi della clonazione animale'', ha indicato Fabbi, commentando la notizia della clonazione di un vitello da una mucca a sua volta clonata in Brasile. Il portavoce, si legge in un lancio dell'ANSA, ha pero' tenuto a sottolineare la cautela necessaria in tali esperimenti scientifici: ''Come dimostra il caso della pecora Dolly, non e' tutto oro quello che luccica'', ha detto. Senza mezzi termini, invece, il no di Bruxelles alla clonazione umana: ''In nessun caso le ricerche sulla clonazione animale devono condurre o incoraggiare in maniera diretta o indiretta la clonazione riproduttiva umana'', ha indicato Fabbi. Intanto, Cesare Galli, Direttore del CIZ di Cremona ha dato l’annuncio del suo prossimo esperimento. Ad agosto potrebbe infatti nascere il primo clone di purosangue. Un clone di Varenne? La comunità scientifica è divisa, per alcuni scienziati il clone non avrà le stesse capacità dei modelli. Replica Cesare Galli: “Gli animali clonati sono sani, forti, e in tutto uguali ai loro genitori”. Al Centro di Incremento Zootecnico diretto da Galli si lavora anche sui maiali alla produzione di cellule staminali embrionali che innestate nello stesso organismo dal quale hanno avuto origine possano differenziarsi e dunque rigenerare organi progressivamente distrutti da malattie degenerative. “Attualmente- spiega Galli- al quotidiano cremonese La Provincia- siamo impegnati su due fronti: la derivazione di cellule embrionali staminali da embrioni “frutto della fecondazione in vitro e di embrioni clonati”.