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OBIETTIVI ECM PER LA VETERINARIA

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La Commissione Nazionale per l’Educazione Continua in Medicina (ECM) si riunirà il 19 febbraio prossimo a Roma. All’ordine del giorno, fa sapere il Commissario per la veterinaria Gaetano Penocchio , ci sono “ le problematiche attuali con particolare riferimento agli obbiettivi formativi del settore veterinario”. Come noto, il programma ECM prevede per l’aggiornamento veterinario un solo obiettivo formativo di interesse nazionale: “Sviluppo delle attività e degli interventi di sanità pubblica veterinaria, con particolare riferimento all'igiene degli allevamenti e delle produzioni animali, alla sanità animale e all'igiene degli alimenti di origine animale”.Da qualche tempo, molti eventi di medicina veterinaria, spesso gli stessi che la Commissione ECM aveva già accreditato in passato, sono stati respinti in quanto “incoerenti” con questo obiettivo formativo (ex art. 16 ter comma 2 del D. L. 229/99 Gruppo 2). Ne deriva un impedimento tecnico e sostanziale per molte iniziative di aggiornamento scientifico-veterinario che il sistema ECM non riconosce più. Occorre dunque un adeguamento degli obiettivi formativi nazionali alle caratteristiche dell’aggiornamento in ambito veterinario che , come ripetutamente dichiarato dal Commissario Penocchio “ non può aggiornarsi solo in inglese o informatica”, pur di essere “coerente” con gli obiettivi stabiliti dalla Commissione ECM. Gli eventi respinti dalla Commissione ECM per “incongruenze” sono stati posti all’attenzione del Vice Presidente della Commissione ECM, Raffaele D’Ari, e del Segretario Maria Linetti, dai quali Gaetano Penocchio ha ricevuto ampie rassicurazioni sia in merito al problema della “coerenza” degli eventi veterinari, sia in merito alla rigidità -ma più spesso alla discrezionalità- con cui i referee giudicano le iniziative di aggiornamento veterinario. E’ prevedibile che la scorciatoia che la Commissione ECM adotterà sarà quella di ammettere nell’unico obiettivo formativo previsto per la veterinaria tutti gli eventi presentati all'accreditamento per sbloccarne l'iter, riservandosi in un secondo momento di definire meglio gli obiettivi formativi specifici della veterinaria. Intanto, il Ministero della Salute fa sapere che la Commissione ECM continua a lavorare “ per rendere più efficiente il sistema di accreditamento degli eventi formativi e garantire la qualità del programma di formazione obbligatoria per tutti gli operatori della sanità” . Il 3 febbraio sono state attivate nuove procedure di gestione dei problemi nelle autocertificazioni (incongruenze), relative alla registrazione degli eventi formativi e dei progetti formativi aziendali: “una finestra di dialogo on line nella parte riservata agli operatori del sito ECM – spiega il sito del MinSal- consente agli esperti che hanno compito di valutare il corso o il congresso (referee), di esprimere le proprie eventuali perplessità e agli organizzatori dell’evento o del progetto formativo di rispondere direttamente al referee allegando, ove necessario, anche un file. Il referee riceverà direttamente le indicazioni e potrà così confermare o sanare l'incongruenza sollevata. In caso di conferma, l'evento o il progetto sarà assegnato automaticamente per ulteriore verifica ad un altro referee, il quale potrà sanare o confermare l'incongruenza segnalata (in quest'ultimo caso, provocando il rigetto della richiesta di accreditamento). Nell'ipotesi di potenziale rigetto, la valutazione sarà poi sottoposta all'attenzione della Commissione Nazionale per la Formazione Continua in occasione della prima seduta utile. Solo dopo la pronuncia della Commissione, l’organizzatore riceverà una comunicazione con l'esito definitivo, attribuendo il punteggio o rigettando l'accreditamento”.