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RIFORMA VIETTI ADDIO...

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Il Governo non accelera sulla riforma degli Ordini e non porta in Parlamento la bozza Vietti. Il 15 gennaio è infatti scaduto il termine per la presentazione di emendamenti alla proposta di legge Cavallaro-Federici, la proposta “concorrente” avanzata dal Parlamento per il riordino delle professioni intellettuali. Entro quel termine, il Governo avrebbe dovuto presentare il progetto di riforma elaborato da tempo dal sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti, ma non l’ha fatto. Ora la materia è tutta nelle mani dei componenti della Commissione Giustizia del Senato e gli Ordini professionali si devono confrontare con la proposta Cavallaro-Federici, una proposta che non aveva trovato il consenso del CUP perchè troppo poco incisiva nel tutelare i singoli ordinamenti professionali, nel rafforzare il potere degli Ordini e nel circoscrivere la possibilità di esercizio delle professioni non ancora comprese nell’articolo 2229 del Codice Civile. Gli Ordini degli Avvocati hanno già presentato una proposta d’intervento tesa a vietare alle professioni non riconosciute la possibilità d’esercizio di “ attività qualificanti” e ad allargare gli ambiti entro i quali si potrebbe configurare il reato di esercizio abusivo della professione da parte di professionisti non iscritti ad alcun Albo.