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INFLUENZA POLLI: ABBATTIMENTO E VACCINO

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Le conclusioni del vertice di due giorni, convocato d'urgenza da FAO, OIE e OMS per fare pianificare le strategie contro l'influenza aviare, sono state illustrate ieri nel corso in una conferenza stampa nella sede Fao di Roma. Le strategie degli esperti puntano all’abbattimento di tutti i volatili infetti e alla vaccinazione "mirata" degli animali nelle zone ancora indenni dal virus.Ma queste misure, avvertono gli esperti, avranno effetto solo se accompagnate da una maggiore trasparenza dei paesi coinvolti nel notificare l'evoluzione dell'epidemia. Se la situazione e' giunta a tale livello di allarme infatti, sottolineano, la responsabilita' e' anche del ritardo nella trasmissione delle informazioni alle autorita' competenti. A parlare, tra gli altri, il direttore generale dell'Organizzazione dell'Onu per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao), Jacques Diouf, il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (Oie), Bernard Vallat, e il rappresentante per l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) Francois Meslin. Allarmante il quadro tracciato dagli esperti nel documento finale, tre pagine fitte di raccomandazioni e conclusioni: l'epidemia, affermano, non e' sotto controllo e in assenza di misure urgenti il rischio che il virus si diffonda anche in altri paesi resta "alto". Ed ancora: fino a quando l'infezione persistera' nel sistema di produzione avicola in Asia, anche la salute dell'uomo e' minacciata. Intanto, secondo quanto riportato dell'Oms, in Asia le vittime dell'influenza aviaria sono salite a 16, anche se il virus, hanno confermato gli esperti, non si e' ancora modificato in una forma adattabile all'uomo. "L'eliminazione di massa dei volatili infetti e delle loro carcasse - ha sottolineato Meslin - e' l'elemento chiave nelle zone gia' colpite dalla malattia, ma sono necessari dispositivi di protezione efficaci per le persone coinvolte". Quanto alle campagne di vaccinazione, dovranno essere "mirate" e sulla base delle situazioni locali: intorno ai focolai gia' scoperti, in zone a rischio specifico, negli allevamenti in larga scala nelle regioni ancora indenni o al fine di creare, ad esempio, delle "zone tampone" tra regioni dove il virus e' gia' presente. I produttori di vaccini, hanno inoltre annunciato i responsabili delle organizzazioni internazionali, "dispongono gia' di un certo quantitativo, ma avranno bisogno di alcuni mesi per attrezzarsi e produrre quantita' sufficienti per coprire il fabbisogno richiesto da una vaccinazione di massa". Il documento finale del summit di Roma contiene anche la raccomandazione a tutta la comunita' internazionale affinche' in ogni paese si predispongano centri di controllo ed una task-force nazionale per l'influenza aviaria. Proprio ieri il Ministero della Salute annunciava la creazione di FLU VET (fonte:ANSA).