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PENSIONI: CONFRONTO AL WELFARE

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O la riforma delle pensioni o maggiori controlli sugli equilibri finanziari nel lungo periodo. Le Casse dei professionisti potrebbero essere messe di fronte a questo aut aut giovedì prossimo dal Ministro del Welfare Roberto Maroni . Il rischio che la riforma delle pensioni si applichi ai liberi professionisti potrebbe essere scongiurato solo in caso di compromesso: sì del Welfare a vecchie e nuove rivendicazioni delle professioni in cambio del sì delle professioni a veder rafforzati i controlli sulla loro previdenza nel lungo periodo.
Giovedì gli stati generali delle professioni ( Ordini e Casse) ne discuteranno davanti al Ministro Maroni. Gli Enti di previdenza dei professionisti giudicano “assurda” l’estensione ai privati della riforma delle pensioni. L'ADEPP ritiene che una simile eventualità, oltre a minare il principio dell’autonomia, verrebbe a creare pesanti squilibri gestionali. Inoltre, le condizioni di pensionabilità definite dalla Casse sono già meno convenienti di quanto previsto dalla riforma e quindi l'adeguamento ai parametri indicati da Maroni per la previdenza pubblica penalizzerebbe pesantemente la già difficile gestione degli Enti previdenziali professionali.Nei giorni scorsi una risoluzione presentata da Antonino Lo Presti, responsabile di An per le libere professioni, alla commissione lavoro della Camera, aveva chiesto che le Casse private vengano escluse dalla riforma pensionistica. La risoluzione di Lo Presti si allarga anche ad altri aspetti già approvati dall'ADEPP e da tempo sollecitati al Governo:la totalizzazione e la doppia tassazione sulle pensioni dei professionisti. La parola, prima dell’incontro di giovedì, spetta al Nucleo di Valutazione della Spesa Pensionistica che domani darà un primo parere sulla questione.