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VETERINARIE: IN PENSIONE A 60 ANNI?

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"Non possiamo mandare in Europa una riforma che invece di innalzare l'età pensionabile delle donne l'abbassa, e che apre alle pensioni d'oro dei professionisti, fissando tetti annui a partire da 190mila euro, quando adesso il tetto massimo è pari ad un terzo, perchè ci rideranno dietro" Con queste parole Maurizio de Tilla, presidente dell'ADEPP, l'associazione delle casse private, ha commentato la posizione intransigente del Ministro Maroni che insiste nel voler inserire anche la previdenza professionale nella riforma pensionistica. Da un lato il ministro continua a criticare con estrema preoccupazione la situazione gestionale delle Casse chiedendo interventi urgenti per garantire un equilibrio a lungo termine, dall'altro inserendole nella riforma le costringe a prevedere situazioni di maggior vantaggio per gli iscritti che, secondo l'ADEPP, peseranno per decine di milioni di euro sui già difficili bilanci degli enti. I punti maggiormente contestati della riforma sono: donne in pensione a 60 anni rispetto ai 65 attuali; tetto massimo della pensione a 190mila euro rispetto a quello attuale che è pari ad un terzo; innalzamento a 40 anni del requisito contributivo per i professionisti, che equivale a maturare prima la vecchiaia dell'anzianità. Il ministro Maroni ha ricordato che la delega per la riforma deve essere approvata entro fine anno, non resta quindi molto tempo all'ADEPP per riuscire a fargli cambiare idea.