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PIT BULL, LA PROVA DEL POSTINO

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Sulle proposte del Consiglio Superiore di Sanità in materia di aggressioni canine il Corriere della Sera in edicola oggi scrive: “vedremo cosa ne pensano i veterinari comportamentalisti, rappresentati da Raimondo Colangeli, uno degli esperti consultati dalla Commissione. Si annunciano documenti molto critici. La Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani, l’ANMVI e la SISCA respingono in blocco il contenuto dell’ordinanza. In particolare persiste l’atteggiamento contrario alla classificazione delle razze. Bocciato il principio della mole definita “discriminazione illogica” ( M.De Bac, Corriere della Sera 17/10/2003). Il CSS valuta di far indossare la museruola ai pit bull e a tutti i cani che superano i 40 centimetri di altezza o 20 chili di peso, a meno che non abbiano un patentino di buona condotta. Il Prof. GiorgioPoli: “Non neghiamo che anche barboncini e bassotti mordano, ma il danno che provocano è sicuramente meno importante di quello di un pastore tedesco o di un rottweiler. Le nostre indicazioni verranno utilizzate dal Ministro per intervenire sull'ordinanza o, in tempi non immediati, con altri provvedimenti”. Il test per il patentino che esonera da museruola e guinzaglio prevede: la prova postino: si osserva se il cane, visto un ciclista, lo rincorre e tenta di morderlo, la prova dello sparo: si controlla il comportamento del cane quando arriva uno sconosciuto, la prova dell’ubbidienza: si verifica il grado di obbedienza del cane ai comandi del suo padrone.