La bozza di riordino delle professioni intellettuali messa a punto dal sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti sarà il testo ufficiale del Governo. E’ quanto emerso dall’incontro che giovedì scorso si è svolto al Ministero della Giustizia fra i Presidenti degli Ordini Professionali, il Ministro Castelli e lo stesso Vietti. Dopo le forti sollecitazioni del mondo professionale il Ministro ha chiarito alle rappresentanze ordinistiche che il Governo intende presentare in Parlamento il testo che il sottosegretario Vietti ha elaborato insieme a CUP, CONSILP-Confprofessioni e ADEPP. ." All'incontro era presente per la FNOVI il Consigliere Giuliano Lazzarini responsabile della Commissione Professione e Lavoro della Federazione: " L'impegno espresso dal Ministro Castelli – ha dichiarato Lazzarini- dovrebbe far sperare che i tempi di approvazione in Parlamento della riforma degli ordini possano essere contenuti. La FNOVI si è sempre riconosciuta nella posizione del CUP e siamo pertanto convinti che la bozza Vietti sia in assoluto il miglior che testo che si possa approvare. Crediamo anche che l'opposizione del COLAP, che trova sostegno in alcune forze politiche, riuscirà a far modificare almeno in parte il testo originale. Il nostro impegno deve essere quello di difenderlo il più possibile nella sua integrità."L'opposizione del COLAP, è stata determinante nel causare lo stallo dell’iter di riforma, anche se un ruolo non marginale è stato giocato dai contrasti interni alla maggioranza, dai progetti “concorrenti” del Parlamento e dai malcelati attriti fra Castelli e Vietti. Il CUP resosi conto che ancora una volta si correva il rischio che la riforma degli Ordini, attesa da quasi quarant'anni, si arenasse definitivamente ha deciso di raccogliere 2 milioni di firme per presentare in Parlamento una proposta di legge popolare. Durante l'incontro il Ministro si è anche impegnato ad incontrare le Commissioni del Senato e della Camera dove sono state presentate altre proposte di riforma. Raffaele Sirica, presidente del Cup, al termine dell'incontro ha dichiarato: "abbiamo apprezzato l'impegno del ministro nel sostenere il progetto di riordino delle professioni, ormai non più rinviabile”, confermando l’intenzione di promuovere una petizione popolare, questa volta a sostegno della bozza-Vietti.