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ANAGRAFE EQUINA,INTESA A 360°

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Si è svolto lunedì 22 Settembre, a Roma, il congresso nazionale del Settore Veterinario della FISE, ‘Cavallo Sportivo, Sanità Pubblica ed Aggiornamenti Legislativi’. Passi avanti verso la creazione di un’anagrafe equina sanitaria, in capo al Ministero della Salute che distingua fra cavallo sportivo e cavallo da reddito. Tutte le organizzazioni in campo sono d’accordo nel riconoscere nell’anagrafe equina il problema centrale del settore, dal quale dipendono molti aspetti legati al trattamento farmacologico del cavallo. Alla presenza del Sen. Cesare Cursi (Sottosegretario Ministero della Salute con delega per la Veterinaria) è stata rilanciata l’idea della creazione di un tavolo ‘Tavolo Operativo sulle Problematiche Veterinarie Ippiatriche del Paese’ (TOP VIP). “E’ un’occasione che non perderemo – ha commentato il presidente della SIVE, Sandro Barbacini- e siamo pronti a mettere nero su bianco quello che abbiamo detto al congresso al Ministero della Salute, incontrando anche l’UNIRE. La SIVE e tutte le organizzazioni del settore sono unanimemente d’accordo nel dire che la mancanza di un’anagrafe equina sanitaria è un problema centrale. Ci sono gravi ripercussioni sulla gestione del farmaco, perchè noi medici veterinari rischiamo di non avere più strumenti di cura. La distinzione fra cavallo sportivo e cavallo da reddito permetterebbe anche di sburocratizzare la pratica professionale di chi lavora sul cavallo atleta. Del resto in Italia il cavallo è in minima percentuale destinato al consumo alimentare”. Il congresso della FISE -sotto i Patrocini del Ministero della Salute, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e della FNOVI- ha permesso un incontro diretto tra veterinari liberi professionisti, rappresentanti delle maggiori associazioni culturali (SIDI, SIVE, Progetto Veterinario ed ACVet) e sportive di settore (FISE ed UNIRE), docenti universitari, rappresentanti dell’industria farmaceutica, veterinari pubblici, militari ed ASL, referenti regionali e del Ministero dalla Salute. Quanto al decreto con cui il Ministro Alemanno ha attribuito all’UNIRE l’anagrafe equina, il Presidente della SIVE precisa: “non si capisce perchè non si possa partire da qui, utilizzando i dati già immagazzinati che rappresentano almeno il 30% dei dati complessivamente da registrare.E’ preferibile ad ogni ipotesi di sdoppiamento del sistema anagrafe”.