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PIT BULL, LA PROPOSTA DEL LAZIO

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Il Consiglio regionale del Lazio discutera' unà proposta di legge sui molossoidi e i loro incroci durante la prima seduta del Consiglio regionale dopo la pausa estiva, in programma il 17 settembre. La proposta ha gia' avuto il parere favorevole delle commissioni Sanita' e Bilancio. Primo firmatario del testo e' il capogruppo del Pdci Alessio D'Amato, il quale ha sottolineato come sia urgente l'approvazione del provvedimento specialmente dopo il ripetersi di numerosi episodi di aggressioni da parte di animali male addestrati dai propri padroni. La legge prevede infatti sanzioni per i proprietari di cani da presa che contravvengono a precise disposizioni dell'Asl di competenza. Nel provvedimento sono elencate le razze da iscrivere in un registro speciale e sono previsti corsi ai proprietari tenuti dai servizi veterinari delle ASL. All’articolo 3 sono compresi i seguenti obblighi per i medici veterinari: I cani appartenenti alle razze di cui all'articolo 1, comma 1, devono essere sottoposti ogni dodici mesi a visita veterinaria presso i servizi veterinari delle ASL competenti per territorio. Qualora nel corso delle visite di cui al comma 1 venga accertato che l'animale presenta segni di lotta, i servizi veterinari delle ASL sono tenuti a segnalare l'animale ed il proprietario alle competenti autorità di pubblica sicurezza ed a ripetere la visita due mesi dopo. Dopo tre segnalazioni di cui al comma 2 i servizi veterinari delle ASL trattengono l'animale in osservazione e provvedono, se necessario alla rieducazione del medesimo prima di restituirlo al proprietario. Per lo svolgimento dei compiti di cui al comma 2 i servizi veterinari delle ASL possono avvalersi di allevamenti riconosciuti dall'ENCI e delle associazioni di volontariato animalista e per la protezione degli animali iscritte nel registro regionale di cui all'articolo 3 della legge regionale 28 giugno 1993, n. 29 e successive modifiche. La richiesta al Governo di una legge più ampia viene anche dal Consiglio comunale di Roma: ''Solo a Roma e circondario, ogni anno vi sono 2.500 casi di aggressioni con lesioni da parte di animali. Di questi, circa 375 sono a danno di bambini piccoli e soprattutto al volto e alla testa. A colpire ''non solo cani, ma anche gatti e animali di ogni genere''. Lo ha dichiarato Giuseppe Sorrenti di An, consigliere del IV municipio. ''Sono necessari provvedimenti drastici - sottolinea - per ridurre le infinite aggressioni, a volte letali''. ''Al Governo - continua Sorrenti - chiedo di sbrigarsi a varare le valide iniziative annunicate, ma soprattutto chiedo di affrontare il problema a 360 gradi. Vanno stabiliti diritti e doveri per animali e padroni. La legge, a mio avviso, dovrà affrontare il problema dei controlli degli animali e dei padroni nei parchi e nei luoghi pubblici e prevedere l'istituzione di aree riservate per cani ma anche per gatti''.