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CASSE A RISCHIO PRELIEVO FORZOSO

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L’aveva già detto al Ministro Maroni durante l’incontro con i vertici di tutte le casse di previdenza dei liberi professionisti: il ministero non può valutare la previdenza privata con gli stessi criteri usati per la previdenza pubblica. Adesso il Presidente dell’ADEPP, De Tilla rincara la dose e aggiunge che quelle delle casse sono “entrate private che lo Stato considera pubbliche, ma non è così”.
A pochi giorni dall’incontro con il Ministro, le Casse hanno presentato alcune proposte per modificare la legge delega sulle pensioni, restando in linea con i parametri di equilibrio sui quali il Ministro Maroni si è tanto raccomandato.
Secondo De Tilla, il Ministero del Welfare “ha preso atto che l’equilibrio finanziario degli enti previdenziali professionali nel medio lungo periodo è virtuoso, poiché i singoli stanno adottando autonomamente degli interventi, ma c’è sempre il pericolo legato agli appetiti dello Stato verso le casse private. Da qui la preoccupazione che con la finanziaria venga riproposto un prelievo forzoso”.
L’anno scorso le Casse avevano già condotto una battaglia contro le previsioni contenute proprio nella legge finanziaria che all’articolo 19 prefiguravano un controllo da parte del Ministero dell’Economia sui loro flussi trimestrali, controllo che secondo l’ADEPP rappresentava il tentativo di introdurre “prelievi forzosi e appropriazioni indebite da parte dello Stato sui patrimoni dei professionisti”.