vCJD, COME LA CARNE CONTAGIA L’UOMO
L’ingestione di carne di “mucca pazza” porta ad un graduale e stabile “immagazzinamento” dei prioni alterati nei neuroni, responsa-bili dell’innervazione simpatica dell’intestino. Lo rivela uno studio francese pubblicato sulla rivista “Nature Medicine”. Secondo i ricercatori è probabile che questo passaggio “apra le porte” del sistema nervoso ai prioni infetti, permettendogli di diffondersi fino al cervello, dove provo-cano degenerazione dei tessuti. La scoperta è arrivata pochi giorni dopo il primo decesso in Italia per vCJD, avvenuto il 6 agosto scorso. La vittima, una giovane siciliana, avrebbe contratto la malattia mangiando carne infetta, di provenienza probabilmente inglese, finita nei circuiti di macellazione clandestina a Melfi. Secondo le autorità la curva della BSE è in calo. Cesare Cursi, Commissario Straordinario per l’Anagrafe Bovina, ha dichiarato che “siamo usciti dalla fase acuta, ma non ce ne siamo liberati del tutto. Il 27 agosto il Ministero della Salute ha dato notizia del ventesimo caso di Bse nel 2003. Dal primo gennaio 2001, sono 106 i casi di encefalopatia spongiforme bovina in Italia, di cui 50 individuati nel 2001, 36 nel 2002 e 20 nell' anno in corso.
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