Le attivita' e le terapie assistite dagli animali potranno essere praticate negli ospedali, nei centri di riabilitazione, nelle residenze sanitarie assistite e nelle case di riposo e anche negli asili nido, nelle scuole, nelle carceri, nelle comunita' di recupero dei tossicodipendenti e in ogni altro luogo che sia idoneo. Prevista inoltre l’istituzione di una apposita commissione nazionale presso il ministero della Salute della quale dovrebbero fare parte, oltre a rappresentanti del ministero e della conferenza Stato-Regioni, i presidenti degli ordini dei medici, dei veterinari e degli psicologi, un rappresentante degli Istituti zooprofilattici sperimentali, un esperto di riabilitazione con esperienza specifica nel settore, un esperto di etologia e un altro in zooantropologia, il presidente della Societa' italiana di scienze comportamentali applicative e due rappresentanti delle associazioni per la tutela degli animali.
Gli animali dovranno superare un ''esame'' che ne attesti lo stato sanitario e le capacita' psico-fisiche per svolgere i programmi previsti; in nessun caso dovranno essere sottoposti a fatiche o stress ne' ad attivita' che possano provocare dolore, angoscia, danni temporanei o permanenti oppure sfruttamento. Entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge dovranno essere, tra l'altro, definiti i profili professionali dei gruppi di lavoro per la progettazione e valutazione dei programmi di Aaa, i programmi di ricerca e formulazione di iniziative di Pet Therapy, i criteri e le procedure per la certificazione degli enti e delle associazioni abilitati a erogare servizi di Aaa e Taa, i requisiti del personale addetto all'addestramento degli animali, le modalita' di erogazione dei contributi agli enti e alle associazioni abilitati ad erogare i servizi.(ANSA)