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DL URGENTE SU ARACNIDI PERICOLOSI

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E’ pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 3 luglio 2003, n.159 Divieto di commercio e detenzione di aracnidi altamente pericolosi per l'uomo. Il provvedimento (che inserisce gli aracnidi nell'elenco degli animali pericolosi messo a punto con un DM del '96 che contempla solo mammiferi e rettili) e' ora all'esame della commissione sanita' del Senato per essere convertito in legge. Ieri mattina la Commissione ha concluso la discussione generale e ha fissato il termine per presentare emendamenti per oggi alle ore 12.
Secondo le nuove disposizioni e' vietato il commercio di ragni e scorpioni potenzialmente pericolosi per la salute e l'incolumita' pubblica e ci sono novanta giorni di tempo, dall'entrata in vigore, per denunciarne il possesso. Significa che i ragni e gli scorpioni di casa andranno messi in regola entro ottobre. Infatti il provvedimento d'urgenza del consiglio dei ministri vieta di ''detenere, commercializzare, importare, esportare o riesportare'' esemplari vivi di ''aracnidi selvatici'' (anche se provenienti da riproduzioni in cattivita'), ossia ogni specie di ragni e scorpioni. Chi contravverra' alle disposizioni rischia l'arresto fino a tre e mesi un' ammenda da 7.500 a 100.000 euro. Le esenzioni, ha spiegato il relatore Tato', saranno applicate ''nei confronti dei giardini zoologici, delle aree protette, dei parchi nazionali, degli acquari e delfinari, dichiarati idonei da una commissione scientifica, nei confronti dei circhi e delle mostre faunistiche permanenti o viaggianti, dichiarati idonei dalle autorita' competenti in materia di salute e incolumita' in base ai criteri generali fissati dalla commissione scientifica''. ''Il pericolo maggiore, - ha osservato il senatore - e' rappresentato dagli scorpioni che, con una varieta' di circa mille specie, sono distribuiti soprattutto nelle zone calde, nelle regioni meridionali del Nord America, dell'America centro-meridionale, in Africa, in Medio Oriente ed in Asia. Le specie piu' conosciute: l'Androctonus, la Centruroides, la Tituys e la Leiurus''. Le punture di aracnidi, ha messo in guardia il relatore, possono determinare nell'uomo reazioni minime, ma anche tali da condurre alla morte dell'individuo per questo motivo l'esecutivo ha ritenuto di dover intervenire con un provvedimento urgente.(ANSA).