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SICUREZZA ALIMENTARE: TROPPE AGENZIE

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Per il Sottosegretario Cursi, le proposte di legge all’esame della Commissione Affari Sociali della Camera per l’istituzione di un’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare non vanno nella direzione auspicata dal Governo. Lo ha ribadito ieri nel corso della seduta della Commissione alla Camera dei Deputati. Pur essendo molto diverse fra loro, le proposte tendono complessivamente a ricondurre i compiti dell’Agenzia al settore agro-alimentare ed al ruolo svolto dal Ministero delle politiche agricole e forestali. Il tema della sicurezza alimentare, invece, rientra nella competenza del Ministero della Salute e, nel ribadirlo, Cursi ha fatto presente che un ulteriore rafforzamento del ruolo del Ministero delle politiche agricole e forestali in materia di difesa della produzione agroalimentare e del made in Italy si pone al di fuori di ogni logica che riguarda invece la sicurezza alimentare. Ha rilevato inoltre che è intendimento del Governo procedere ad una riduzione del numero delle agenzie istituite a livello nazionale. La proposta di legge Rocchi C. 2633, che prevede addirittura l'istituzione di una Agenzia nazionale per l'alimentazione ed un collegamento con il Ministero dell'istruzione per l'organizzazione di corsi di educazione alimentare, secondo Cursi tratta di materie estranee ai temi della sicurezza alimentare. Alla luce di quanto osservato, il Senatore ha espresso perplessità sull'istituzione di una ulteriore agenzia che andrebbe ad aggiungersi a quelle esistenti, già considerate in numero eccessivo per poter garantire un reale funzionamento del sistema. E’ pertanto preferibile operare un'attenta riflessione in merito alle questioni legate alla sicurezza alimentare e procedere ad una verifica anche alla luce della normativa vigente a livello europeo, senza disconoscere i positivi risultati finora prodotti dall'attuale sistema di sicurezza alimentare. Al temine della seduta di ieri la Commissione Affari Sociali ha quindi concordato sull’opportunità di arrivare ad un testo unico delle pdl in esame e di istituire un Comitato ristretto, per approfondire l’argomento attraverso un ciclo di audizioni informali con rappresentanti del mondo scientifico, delle università, delle associazioni dei consumatori, dei produttori e delle istituzioni interessate.