Accordo tra l'Anifa (Associazione nazionale dell'Industria Farmaceutica dell'Automedicazione) e Federfarma (Federazione Nazionale Unitaria dei titolari di Farmacia) per favorire un migliore e piu' appropriato ricorso ai medicinali di automedicazione per il trattamento delle piccole patologie. Alle farmacie verra' fornita maggiore documentazione scientifica e aggiornamento professionale, mentre i farmacisti si dichiarano pronti a migliorare l'identificazione dei medicinali senza obbligo di ricetta, e per una loro piu' facile riconoscibilita' e accessibilita' all'interno della farmacia. Le due associazioni si impegnano inoltre ad elaborare, nell'ambito dei percorsi formativi accreditati dal Ministero della Salute, corsi di formazione per i farmacisti dedicati ad argomenti attinenti l'automedicazione; inoltre le due associazioni elaboreranno progetti di comunicazione integrati per il pubblico, per promuovere e sviluppare la cultura dell'automedicazione responsabile e diffondere informazioni in merito al corretto utilizzo di questi medicinali. Per Giorgio Siri, Presidente di Federfarma, ''l'intesa risponde alle esigenze di un consumatore sempre piu' attento e consapevole, che, proprio per la crescente fiducia nei confronti dei farmaci di automedicazione, desidera un'informazione sempre piu' circostanziata e professionale''. ''La farmacia - ha concluso Siri - ribadisce il proprio ruolo di unico presidio sanitario abilitato alla distribuzione dei farmaci, che con modelli organizzativi tesi a favorire una migliore identificazione dei medicinali senza obbligo di ricetta e un loro piu' facile accesso in farmacia si pone all'avanguardia e in prima linea al servizio della salute dei cittadini''. Angelo Zanibelli, Presidente Anifa, ha invece rilevato che l'obiettivo e' quello di portare il nostro paese verso un modello sanitario piu' moderno in cui la crescita della pratica dell'automedicazione corrisponda a un aumento del benessere e a una maggiore responsabilita' civile ed economica. ''L'impegno di Anifa e Federfarma - ha concluso Zanibelli - deve pero' essere supportato da una politica industriale che non penalizzi le imprese''.(ANSA).
