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RITIRATO IL DECRETO UNIRE

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L’iter per la conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2003, n. 45, recante disposizioni urgenti relative all'UNIRE ed alle scommesse ippiche è sospeso. Il Ministro delle Politiche Agricole Gianni Alemanno ha annunciato ieri alla Camera che il Governo “intende elaborare una proposta organica di legge, recependo anche suggerimenti e nuove indicazioni per arrivare a una proposta per la quale ha chiesto una corsia preferenziale”. Il decreto doveva essere approvato mercoledì scorso, ma l’intervento dell’Esecutivo ne ha fermato l’iter di conversione. Il testo, già approvato in aprile dal Senato, aveva suscitato accese polemiche all’interno del settore veterinario per le previsioni contenute al comma 11 dell’articolo 1: “Sulla base delle linee guida e dei principi stabiliti dal Ministro delle politiche agricole e forestali, l’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine (UNIRE) organizza e gestisce l’anagrafe equina nell’ambito del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) di cui all’articolo 15 del decreto legislativo 30 aprile 1998.n.173”. Per la veterinaria infatti l’ “anagrafe” dovrebbe assumere prioritariamente una valenza sanitaria e quindi rientrare fra le competenze istituzionali del Ministero della Salute. Sul tema l’ANMVI ha ricevuto ampie rassicurazioni da parte del Senatore Cesare Cursi, come si rileva nell’intervista che viene pubblicata sul numero di maggio del mensile Professione Veterinaria : “ Il Ministero della Salute si è attivato per arrivare alla formulazione di una bozza di un proprio provvedimento specificatamente di carattere sanitario. Al Ministero delle politiche agricole e forestali è stata prospettata l’intenzione di arrivare all’istituzione di un’anagrafe centrale con la partecipazione del Ministero della Salute. Ciò in quanto l’identificazione degli animali, nonché la realizzazione di un’anagrafe nazionale rappresentano indispensabili strumenti finalizzati a garantire da un lato la sanità degli animali ed il loro benessere e dall’altro la protezione della salute del consumatore”