Da un sondaggio commissionato alla Doxa da Det norske veritas (Dnv), fondazione specializzata nella certificazione di qualita', risulta che il 36,3% degli italiani è poco o per niente soddisfatto dell'impegno delle aziende alimentari a garantire la sicurezza degli alimenti. A incrinare la fiducia dei consumatori, provocando ingenti danni al settore agroalimentare, sarebbero state le emergenze degli ultimi anni: l'epidemia di Bse in Europa, il benzene nell'acqua minerale, le polemiche sulla presenza di Ogm negli alimenti, il problema della diossina nelle produzioni avicole.
Il sondaggio conferma la necessita' di innalzare il livello di sicurezza dei processi di produzione dell'industria alimentare e di riguadagnare la fiducia dei consumatori. L'indagine della Doxa e' stata presentato al Cibus Med, il salone dell'alimentazione che si è chiuso ieri a Bari, nel corso del convegno "Obiettivo rischio zero, Certificazioni per le imprese agro-alimentari", organizzato da Dnv. Ad oggi in Italia il numero di casi accertati di BSE è salito a 97, quello dei test anti-prione, per verificare la presenza dell'encefalopatia spongiforme dei bovini, sfiora il milione e mezzo. Le analisi finora eseguite hanno permesso di individuare 97 casi di Bse, diagnosticati in fase preclinica e di cui due non autoctoni. Altri 1.347 campioni sono stati sottoposti al test.
