Chiusura delle code dei contratti collettivi di lavoro e avvio delle procedure per il rinnovo dei contratti della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria: con questi obiettivi i medici, i veterinari e i dirigenti sanitari dichiarano lo stato di agitazione ''fino al possibile sciopero nazionale''. Lo rende noto l' Intersindacale medica (Anaao Assomed, Civemp, Fesmed, Snabi Sds e Umsped) dopo aver ''preso atto con soddisfazione del successo della manifestazione nazionale di protesta svoltasi a Roma nella mattinata per la difesa del finanziamento, della integrità del sistema sanitario nazionale e della libertà ed autonomia delle professioni sanitarie''. Oltre alla chiusura delle code dei contratti collettivi di lavoro, scaduti da 16 mesi e all' avvio delle procedure per il rinnovo dei contratti della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria con la certezza dei finanziamenti previsti dall' accordo Sindacati-Governo del 6 febbraio 2002, l' Intersindacale medica chiede anche ''la soluzione del problema dello stato giuridico dei dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti dal Ministero della salute ancora in attesa, oramai da sei anni, della definizione del contratto 1998/2001'' e ''l' attivazione di un tavolo di concertazione a tre Governo, Regioni e organizzazioni sindacali per discutere le possibili modifiche dello stato giuridico della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria''. Chiesto, infine, ''l' emanazione del DPCM ex articolo 34 della Legge 289/2002 (Finanziaria 2003) riguardo i criteri per le assunzioni a tempo indeterminato, per dare certezza ai posti di lavoro, con la contestuale regolamentazione dei contratti libero professionali da riservare alle sole situazioni di emergenza''.