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RIFORMA DEGLI ORDINI, IN ARRIVO UN DDL

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Nelle intenzioni del Ministro della Giustizia Castelli il progetto elaborato dalla Commissione Vietti verrà tradotto a breve in un ddl del governo, nonostante la commissione giustizia del senato sia pronta a votare prima di Pasqua un testo unico, che riunisca alcuni testi di legge in materia. Si profilano pertanto due strade, quella governativa e quella parlamentare, sulle quali le categorie professionali non si sono ancora pronunciate. Le differenze non sono radicali, ma le proposte in Senato sono meno restrittive rispetto al riconoscimento delle professioni non regolamentate. Il Governo rivendica di aver svolto molto più del Senato un lavoro di costante confronto e mediazione con le categorie professionali, a fianco di CUP, ADEPP, CONSILP e COLAP. Quest’ultima sigla è l’unica a non avere completamente accettato la bozza definita il 5 marzo scorso. Per il sottosegretario Michele Vietti “con il ddl del governo si realizza una sintesi che vede tutte le professioni intellettuali regolamentate secondo il sistema del doppio binario, ordinistico e delle associazioni riconosciute. La nostra scelta non vuole essere un esproprio dei lavori del parlamento ma un contributo che rappresenta una sintesi dei progetti elaborati”. Al Forum sulle professioni svoltosi la scorsa fine settimana ad Alba è emerso che potrebbe essere riscritta solo la parte relativa al riconoscimento delle professioni del COLAP. Al riguardo, Vietti ha comunque confermato la linea secondo la quale: “l’attività professionale di riferimento non deve invadere le prestazioni qualificanti esercitate dagli appartenenti agli Ordini”. L’ultimo tassello per la riformare complessivamente il quadro delle professioni verrà dalla Commissione Giuridica del Parlamento UE. L’europarlamentare Stefano Zappalà ha annunciato che si arriverà al voto sulla direttiva delle qualifiche professionali il 21 maggio.