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DIOSSINA, CURSI: MINSAL NON COINVOLTO

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Il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, convocato in un'audizione sulla vicenda diossina dalle commissioni Ambiente, Agricoltura e Affari sociali della Camera, ha sottolineato come ci sia la ''concreta probabilità che il problema sia stato determinato dall' inquinamento ambientale (gli animali degli allevamenti avrebbero ingerito foraggi contaminati in loco). Cursi ha ricordato, tra l'altro, che segnalazioni della presenza di diossina erano gia' pervenute nell' aprile 2002, e che nello stesso mese il ministero aveva chiesto informazioni dettagliate alla Regione Campania. Il sottosegretario ha quindi puntato l'indice contro il presidente della Regione, Antonio Bassolino, che e' anche commissario regionale per l'emergenza rifiuti: ''Se non ha fatto il suo dovere - ha sostenuto - deve trarne le dovute conseguenze''. Le commissioni, ha successivamente annunciato il presidente della commissione Affari sociali, Giuseppe Palumbo (Fi), hanno quindi deciso di convocare un'audizione anche con il presidente Bassolino ''al piu' presto'' (la data precisa deve ancora essere fissata).
Nella sua relazione alle commissioni, il sottosegretario Cursi ha, tra l'altro, sottolineato come finora siano stati effettuati in Campania 448 campionamenti per la ricerca di diossina (306 da parte dell' autorita' giudiziaria e 142 dalle autorita' sanitarie locali). Di questi, 128 sono risultati positivi (107 su 'matrici alimentari'). Le irregolarita' rilevate dalle autorita' sanitarie riguarderebbero 23 aziende, il cui latte e' stato avviato a distruzione; per quanto riguarda l'autorita' giudiziaria, i dati sono ancora coperti da segreto istruttorio. I Comuni nei quali i campioni si sono rivelati positivi sono 34, 27 dei quali in provincia di Caserta e sette in quella di Napoli. L'analisi dei risultati sembra indicare l'origine del problema nell' inquinamento ambientale provocato da fonti diverse, ma in particolare dai numerosi incendi verificatisi nella zona. Questi hanno interessato tra l'altro depositi di pneumatici e discariche, formando le diossine che poi sarebbero ricadute sul terreno contaminando i foraggi locali, destinati all' alimentazione degli animali. (ANSA).