• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31417

CFS, GIANNI MANCUSO: EMENDAMMO IL TESTO

Immagine
“Quando alcuni mesi fa la Camera si è occupata dell'argomento, valutando le 10 - 12 diverse proposte di legge, in XII Commissione (Sanità) ove opero, e d'accordo con il Sottosegretario Sen. Cesare Cursi, emendammo il testo eliminando i riferimenti alla competenza in materia di sicurezza alimentare. In seguito, durante la discussione in Aula, il governo presentò un emendamento che disponeva, tra l'altro, che il Corpo Forestale dello Stato dovesse diventare il braccio operativo dell'agenzia per la sicurezza alimentare, nel caso ne avesse ottenuto la sede l'Italia”. L’On Gianni Mancuso (AN) interviene sulle perplessità sollevate dalla Categoria Veterinaria in merito al disegno di legge che prevede di affidare al C.F.S. attività volte al rispetto della normativa in materia di sicurezza alimentare. “Se può servire a ristabilire con chiarezza quale sia il mio pensiero sul tema- aggiunge Mancuso- sono contrario all'idea che altri corpi dello Stato sovrappongano le proprie competenze nel settore in oggetto. Penso che la vigilanza sulla sicurezza alimentare sia abbondantemente garantita dai competenti servizi delle AA.SS.LL., che già devono condividere la responsabilità con Il .N.A.S. Oggi il Senato si sta occupando del "nuovo ordinamento del Corpo Forestale dello Stato" ed il testo in discussione (A.S. 1973) tiene, ovviamente, conto della prima lettura alla Camera ed in caso di modifiche si giungerebbe ad una terza lettura alla Camera”. In origine il provvedimento prendeva le mosse da altre urgenze, volendo principalmente rappresentare la risposta del Parlamento al Decreto del Presidente del Consiglio 11/05/01, (supplemento N. 145 alla Gazzetta Ufficiale N. 134 del 12/06/01,) che disponeva la regionalizzazione del 70% del C.F.S. con conseguente smembramento dell’Ente e relative ripercussioni per la salvaguardia dell'ambiente, della montagna, per la protezione civile e per la sicurezza. Alla Presidenza del Consiglio e ai Ministri competenti , l’ANMVI e l’AIVEMP hanno tuttavia inoltrato una nota congiunta per precisare che “ adeguate garanzie di tutela e di controllo della sicurezza alimentare nel nostro Paese non possono che essere affidate a professionalità competenti e istituzionalmente preposte ad esse”, sottolineando come venga “ancora una volta disconosciuta, a vantaggio di categorie/enti/organismi diversi, la naturale competenza della veterinaria in materia di sicurezza degli alimenti”. Pertanto la veterinaria, prosegue la nota,” chiede di veder affermata la titolarità delle funzioni attinenti la sicurezza alimentare, anche rivendicando spazi di attività ed occupazione per i quali dispone già di adeguate risorse, titoli e strumenti professionali”. ANMVI e AIVEMP hanno infine richiamato l’attenzione sull’imminente semestre di presidenza italiana dell’UE, appuntamento al quale “la Veterinaria del nostro Paese è ansiosa di presentarsi con una progettualità coerente e condivisa in materia di sicurezza alimentare, che non si giova dell'attuale parcellizzazione dei controlli e che esige un sistema più razionale ed efficace”.