Con sentenza del 13 marzo 2003 n. 11/35/03, la sezione staccata di Parma della Commissione tributaria regionale dell'Emilia Romagna, ha accolto il ricorso di un geometra libero professionista escludendo che questi dovesse pagare l'Irap. Questa sentenza è importante perchè mentre tutte le sentenze delle Commissioni tributarie provinciali avevano dato ragione ai professionisti che avevano fatto ricorso richiedendo il rimborso dell'imposta sulla base dell'interpretazione della Corte Costituzionale ( sentenza 156 del 2001 ) le due sentenze sino ad ora pronunciate dalle Commissioni regionali in secondo grado ( Venezia e Bologna ) avevano respinto ogni pretesa del mondo professionale sostenendo una intrinseca autonomia organizzativa nello stesso concetto di attività professionale. La sentenza di Parma arriva invece ad una conclusione decisamente opposta in quanto esclude in modo esplicito tutti i professionisti dall'Irap. Le motivazioni di questa posizione derivano dalla premessa che il geometra ricorrente è un professionista che svolge un'attività regolamentata e protetta per il cui esercizio è necessario superare un esame di abilitazione e successivamente essere iscritti al relativo Ordine professionale. Ovviamente questo ragionamento vale per tutte le professioni e quindi anche per i veterinari. La sentenza ricorda quindi che questa premessa riferita a tutti i professionisti " ha un preciso riflesso in tema di organizzazione dell'attività degli stessi : tale attività infatti non può utilmente svolgersi senza la presenza del libero professionista abilitato posto che la tipicità della sua professione ne richiede in ogni momento la presenza." A questo punto essendo le posizioni delle Commissioni regionali contrastanti e mancando un intervento chiaro da parte del ministero bisognerà che la Corte di Cassazione, in ultima istanza, assuma una posizione chiara e definitiva su questa questione.
( Il Sole-24 Ore, martedì 18 marzo 2003 )
