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COMPARAGGIO: NESSUNO E' RESPONSABILE

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Francesco Carella, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sul comparaggio prende le difese degli informatori che, ascoltati nei giorni scorsi, si sono dichiarati ostaggio delle aziende, privi di requisiti che abilitano alla professione e retribuiti in base ai risultati di vendita. Carella ha infatti riproposto le argomentazioni degli informatori durante l’audizione di Farmindustria, arrivando alla conclusione che “il leit motiv di queste audizioni è sempre lo stesso: tutti si difendono, nessuno vuole assumersi responsabilità, nessuno ha voglia di individuarle”. Ma il vice presidente di Farmindustria, Emilio Stefanelli, non è d’accordo e sintetizza così il senso del suo intervento in Senato: “abbiamo chiarito che marketing e vendite non sono l’opposto di informazione scientifica, ma vanno accettate come parte della stessa unità”. Gli informatori sono in attesa dell’esito parlamentare di una proposta di legge che ne istituirebbe l’Albo. Su questa proposta, avanzata dall’On. Minoli, si sono levate voci di dissenso, fra cui quelle di FNOVI e AISA per conto del settore veterinario. Intanto, contro gli illeciti in sanità, il Governo ha proceduto d’urgenza con il varo del cosiddetto “decreto antitruffe”, pubblicato il 4 marzo in Gazzetta Ufficiale. E ieri la giunta straordinaria di Farmindustria, ha deciso di confermare la delibera sull'informazione scientifica che stabiliva uno stop ai congressi,facendone pero' valere l'effetto dal primo maggio prossimo e non dal primo marzo.