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ADEPP: DOPPIO BINARIO PER TOTALIZZAZIONE

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Le pensioni derivanti dalla totalizzazione dei contributi sparsi in più enti potranno essere calcolate secondo il metodo proprio di ciascun istituto previdenziale soltanto per coloro che hanno almeno 18 anni di contributi versati. Per tutti gli altri si adotterà il metodo di calcolo contributivo. Gli enti previdenziali si riserveranno comunque, in caso di messa a rischio della sostenibilità economica del sistema, di apportare correttivi sulle aliquote così da contenere i costi delle pensioni totalizzate sulla base del reddito del professionista (e quindi più onerose di quelle calcolate sui contributi versati) La decisione è scaturita ieri dopo una lunga riunione tra l'Associazione che riunisce la casse privatizzate (Adepp) e le associazioni professionali di categoria. La soluzione trovata, che ricalca il sistema adottato dalla riforma Dini (legge 335/95) verrà trasformata in un documento da presentare al ministro del welfare, Roberto Maroni, così da scongiurare definitivamente l'entrata in vigore del regolamento di attuazione dell'articolo 71 della Finanziaria. L'applicazione del contributivo appare la soluzione migliore per superare il problema', spiega il presidente dell'Adepp, Maurizio de Tilla, che invita il governo a far decadere il tanto contestato regolamento di attuazione che prevede per tutti e senza discriminazioni di età contributiva l'applicazione del sistema di calcolo proprio di ogni ente. ´La nostra soluzione potrebbe essere presentata dal governo come emendamento alla delega pensioni', che giovedì scorso ha già ottenuto il primo via libera dalla camera. La proposta Adepp prevede, comunque, oltre all'indicazione del doppio sistema di calcolo anche la possibilità, per gli enti privati di cui al dlgs 509/94, di introdurre, attraverso una delibera che dovrà ricevere il via libera dai ministeri competenti, eventuali correttivi ai due sistemi di calcolo per garantire la sostenibilità e l'equilibrio dei propri sistemi previdenziali.(Italia Oggi, 3 marzo 2003)