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FARMACI: LA DENUNCIA DI UN INFORMATORE

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Il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, lancia un appello alle ''forze pulite'' del paese contro la corruzione, convinto che l’inchiesta su corruzione e comparaggio avviata dalla procura di Verona non rappresenti il vero volto della Sanita': ''Abbiamo piu' volte fatto appelli all'industria farmaceutica di moralizzare questa situazione - ha detto Sirchia - ma cio' non vuol dire che l'industria farmaceutica sia immorale o siano immorali i medici. Le aziende serie e i medici onesti non possono che sentirsi offesi per questa situazione. Vicende come queste devono mobilitare le forze pulite del paese, che sono tante, perche' queste cose cessino. Stop quindi alla corruzione, ai sistemi che fanno finto aggiornamento ai medici alle pressioni su medici e farmacisti “. Ai microfoni di Radio Capital, E.C., informatore scientifico da cinque anni, denuncia: ''Computer e stampanti nuove? Ne ho viste a migliaia negli studi medici. Sono un regalo tipico per chi decide di prescrivere un farmaco piuttosto che un altro. Spesso l'informatore paga anche di tasca propria una cassetta di vini per accaparrarsi il favore del cliente, ma sia chiaro, i medici raramente rifiutano i regali delle aziende farmaceutiche. A dire "sì grazie" sono il 90% di quelli che conosco. Poi, certo, c'e' chi va alle Seychelles e chi va a Parigi, ma questo dipende dal ruolo che ricoprono. Il primario va anche in America per un aggiornamento, il medico di famiglia resta sempre in Europa''. (ANSA)