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PROFESSIONI E TRATTATO COSTITUZIONALE UE

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Il Trattato Costituzionale della UE è in fase di elaborazione presso la Convenzione Europea, organismo che riunisce i principali soggetti interessati al dibattito sul futuro dell'Unione, presieduto da V. Giscard d'Estaing insieme ai Vicepresidenti Giuliano Amato e J.L. Dehaene. L’articolo 7 della bozza di Trattato definisce il concetto di “cittadinanza dell’Unione” e stabilisce i diritti dei cittadini europei. Lo spirito del Trattato è orientato ad aggiungere la cittadinanza europea alla cittadinanza nazionale, senza che l’una sostituisca l’altra, e a favorire la libera circolazione dei cittadini europei nei Paesi Membri. Il Trattato, in quanto “costituzionale”, è volto ad ispirare le direttive europee che ne discenderanno. Già da tempo Bruxelles discute di libera circolazione delle professioni in Europa, di mutuo riconoscimento dei titoli e di nuove opportunità concorrenziali per le professioni europee. La recente proposta del deputato UE Zappalà di circoscrivere la materia alle sole professioni intellettuali sottolinea l’importanza di regolamentare la circolazione dei titoli professionali in Europa. Lo stesso Vice Presidente del Consiglio Gianfranco Fini (rappresentante del Governo italiano nella Convenzione UE) in un messaggio a Raffaele Sirica del CUP scriveva a dicembre di volersi fare promotore dell’inserimento delle professioni nella Costituzione Europea: “il lavoro intellettuale e in primis le professioni intellettuali costituiscono, come anche di recente sostenuto dalla Corte di Giustizia Europea , lo strumento principale per realizzare e tutelare gli interessi generali della società, con l’obiettivo di tutelare i cittadini e la collettività tutta”. Nel progetto di articoli da 1 a 16 del trattato costituzionale si leggono le competenze condivise fra Unione e Stati membri. Rientrano fra queste sanità pubblica, agricoltura e pesca e protezione dei consumatori. Sul Trattato e sul futuro dell'Unione Europea è stato aperto un dibattito pubblico al quale sono invitati tutti i cittadini UE.