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MACELLAZIONI RITUALI A RISCHIO

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L’onorevole leghista Giovanna Bianchi Clerici ha presentato una proposta di legge in materia di protezione degli animali durante la macellazione, che oggi inizia il suo iter alla Camera, in Commissione Agricoltura. “La presente proposta di legge - si legge nella relazione di presentazione - ha lo scopo di modificare il decreto legislativo 1^ settembre 1998, n. 333, che recepisce la direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l'abbattimento. In particolare si interviene sulle disposizioni relative alle macellazioni secondo determinati riti religiosi, che, a nostro avviso, vanno solamente ad arrecare ulteriori sofferenze agli animali. Si chiede che qualsiasi tipo di macellazione, anche quella eseguita per determinati riti religiosi, sia preceduta da un preventivo stordimento dell'animale, in modo da ridurne al minimo la sofferenza. Anche nel rispetto delle minoranze religiose presenti in Italia, non possiamo consentire che questi riti continuino senza che prima vi sia una modifica dell'attuale normativa, a tutela delle regole di un Paese civile; non possiamo concordare con le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 333 del 1998, in particolare con la lettera h) del comma 1 dell'articolo 2, in cui l'autorità competente per determinati riti religiosi è la stessa autorità religiosa. Chiediamo che la competenza in materia debbano averla le regioni, a cui spetterà il compito di permettere o meno e in che modi, il compiersi di tali riti, fermo restando l'obbligo dello stordimento preventivo. L’Unione Islamica si è già detta favorevole ad introdurre metodi per conciliare religione e rispetto degli animali. Caustica la Comunità ebraica: "se si vuole davvero evitare che l'animale soffra -ha dichiarato il suo presidente Amos Luzzatto – per essere coerenti c’è solo una cosa da fare: diventare vegetariani”.