Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia, ha dichiarato ieri di voler realizzare un “manifesto etico” destinato a frenare le pressioni delle multinazionali del farmaco sui medici. Partendo da una considerazione sulla ''cattiva pubblicita''' dei farmaci da banco, il ministro ha messo l'accento sulle pressioni che, attraverso gli informatori farmaceutici, molte aziende esercitano sui medici di famiglia, per spingerli ad aumentare le prescrizioni. ''Ne ho parlato in questi giorni a Davos con i rappresentanti delle Multinazionali del farmaco - ha detto Sirchia - e li ho trovati d'accordo sulla realizzazione di una sorta di 'manifesto etico' che imponga sanzioni pesanti a coloro che usano l'informatore farmaceutico per indebite pressioni sui medici''. ''Abbiamo dovuto procedere - ha spiegato il ministro - con un'azione forte per contrastare questo 34% di aumento della spesa farmaceutica che rischiava di dissestare il fondi sanitario nazionale. Ma a questo punto vogliamo riaprire il dialogo con l'industria, perfettamente consci che essa e' una parte viva del Paese e che da essa dipende gran parte della ricerca che porta nuovi farmaci e quindi nuova salute. Percio' non e' certo nostra intenzione mortificare l'industria. Ma l' industria deve collaborare con lo Stato e tenere un comportamento etico, in particolare non fare pressioni indebite nei confronti dei medici, perche' insieme si metta a punto l'obiettivo 'paziente' e non l'obiettivo 'interesse' delle parti. Su questo punto mi hanno dato piena disponibilita', quindi procederemo in questo senso''. (ANSA).
