Mercoledì prossimo, a Roma, la CRUI svolgerà un convegno in collaborazione con l’università e Confindustria per presentare un modello standard sperimentale di consultazione con gli attori economici.
L’obbligo di sentire le parti sociali nell’iter di definizione dei corsi di studio è già previsto dal decreto-base della riforma dell’autonomia didattica, il DM 509/99, ma il prof. Rodolfo Zich – ex rettore del Politecnico di Torino a cui la Conferenza dei Rettori ha affidato l’elaborazione di questo modello – chiarisce che “la consultazione è stata utilizzata in modo insufficiente per la crescita e l’articolazione del sistema di relazioni tra università e operatori economici e istituzioni esterne. In non pochi casi è emerso un grado di autoreferenzialità quasi assoluto nel processo di definizione e costruzione dei percorsi formativi. In pratica gli atenei hanno fatto tutto da sé e il rapporto con la realtà produttiva il più delle volte è stato solo di tipo formale, o addirittura inesistente”. La CRUI propone di far ruotare la consultazione attorno al concetto comunitario dell’”occupabilità sostenibile”: associare la formazione universitaria alle richieste di lavoro del mercato. ( Il Sole 24 Ore 27 gennaio 2003)
GLI ATENEI APRONO AL MONDO DEL LAVORO
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