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INFORMATORI: AUDIZIONE FNOVI

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La FNOVI, ascoltata oggi dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, ha illustrato il proprio punto di vista in merito alla Nuova regolamentazione delle attivita' di informazione scientifica farmaceutica e istituzione dell'albo degli informatori scientifici del farmaco , già approvata dalla XII Commissione permanente del Senato a fine settembre.
Secondo la FNOVI, il settore del medicinale veterinario rappresenta una minima parte, in termini di fatturato e di personale, di quello del medicinale ad uso umano (4,5%). Inoltre, le caratteristiche dell’informazione scientifica del farmaco veterinario sono molto diversificate rispetto a quelle del farmaco umano. Gli informatori scientifici veterinari ammontano ad un numero limitato di circa 500 operatori su tutto il territorio nazionale, la maggior parte dei quali è costituita da medici veterinari già iscritti ad un Ordine Provinciale ed il numero di informatori scientifici non veterinari tende a ridursi sempre di più.
Molti informatori scientifici veterinari svolgono anche libera professione veterinaria e pertanto fanno riferimento all’Ordine Provinciale cui devono essere iscritti; una parte degli informatori scientifici veterinari svolge quest’attività come occupazione temporanea, in attesa di trovare un impiego nell’ambito della professione veterinaria. Una buona parte degli informatori scientifici veterinari, a causa della scarsità di personale nel settore farmaceutico veterinario, assume una configurazione mista, scientifica e commerciale, svolgendo anche un’attività di forza di vendita presso farmacie, grossisti e gli stessi veterinari; attività che invece, in campo umano, è svolta da altre figure.
Per le diverse caratteristiche dell’informazione scientifica in campo veterinario rispetto a quella in campo umano risulta inappropriato un inquadramento in uno stesso albo e con uno stesso codice di comportamento. La FNOVI ritiene pertanto che in ambito veterinario non sia sentita l’esigenza di un albo per gli informatori scientifici del farmaco ad uso veterinario, in quanto questi, per la stragrande maggioranza, sono già stati sottoposti al controllo degli Ordini Provinciali dei Veterinari ed esprime la preoccupazione che, qualora fosse istituito e comprendesse anche i medici veterinari che svolgono sia attività di informatori scientifici del farmaco veterinario che quella libero-professionale, si vengano a creare dei conflitti di competenza tra l’ordine Provinciale dei Veterinari e l’istituito albo degli informatori scientifici.