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ECM: DEFINITO IL RUOLO DEGLI ORDINI

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La Commissione Nazionale per l’ECM ha rinviato oggi l’esame dei documenti prodotti dalla sezione per l’accreditamento dei provider e della sezione per la formazione a distanza. Si è invece occupata di definire il compito che gli Ordini devono ricoprire all’interno del sistema ECM, ribadendone il carattere istituzionale, anche quali organi ausiliari dello Stato, ed il ruolo di terzietà. Secondo La Commissione, agli Ordini devono essere assegnati i seguenti compiti: certificazione della formazione , riconoscimento dell’autoformazione degli iscritti, ( ai fini del soddisfacimento del debito formativo dovranno essere prese in considerazione ad esempio la frequenza in strutture specializzate, esperienze di confronto e scambio di esperienze professionali, ecc.., che per un certo numero di crediti potranno essere certificati con documentazione di supporto dai diretti interessati e riconosciute dagli Ordini in sede di verifica del possesso del minimo dei crediti previsti) verifica dei provider e degli eventi in collaborazione con la Commissione Nazionale e con gli organismi regionali. Gli Ordini potranno essere provider per la deontologia, per i temi relativi a etica e bioetica e alle tematiche giuridiche o medico legali connesse all’esercizio della professione.
Dovranno concorrere all’individuazione degli obiettivi nazionali e regionali, rispettivamente in collaborazione con la Commissione Nazionale e con gli organismi regionali. Le adozioni della Commissione Nazionale per l’Educazione Continua in Medicina passeranno al vaglio della Conferenza Stato-Regioni.