In fase di discussione parlamentare delle Disposizioni a tutela animale l’On. Gianni Mancuso non ha mancato ieri di stigmatizzare il carattere sanzionatorio dell’articolo 3 del testo di legge. Pur riconoscendo il provvedimento come opportuno a colmare una lacuna del nostro Paese, Mancuso ha spiegato all’Aula che all'articolo 3 “si prevedono alcuni obblighi dei medici veterinari che potrebbero sembrare superflui, in quanto si tratta di professionisti seri che hanno un codice deontologico da rispettare”. Per quanto riguarda l'attività formativa, prevista all’articolo 4, Mancuso ha dichiarato”mi pare di dover sottolineare quanto essa sia qualificante, dal momento che è previsto un coinvolgimento di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ciò già di fatto avviene nel nostro paese, ma di solito è legato alla sensibilità delle singole persone, siano esse insegnanti, ex provveditori agli studi o magari associazioni, enti o singoli veterinari”.
E per quanto riguarda l'affidamento degli animali confiscati: “ si tratta di un problema molto grande e grave che trova una soluzione, dal momento che si stabilisce chi si occuperà di questi poveri animali maltrattati. Opportunamente, infatti – conclude Mancuso - si prevede un decreto ministeriale che individuerà le associazioni e gli enti morali che potranno chiedere l'affidamento di questi animali che sono duramente segnati, fisicamente e psichicamente, e che necessitano di una fase rieducativa”.
