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COADIUTORI, DOMANI SI TRATTA

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I medici veterinari coadiutori impegnati nei PIF ( posti di ispezione frontaliera) avranno domani un incontro con la Direzione Generale di Sanità Pubblica sul rinnovo del loro contratto di lavoro.
Scaduto il 31/12/2002, il contratto doveva essere rinnovato nel corso della prima decade di gennaio 2003, ma la questione potrebbe slittare al 20 gennaio prossimo, data in cui è previsto il rinnovo del contratto dei coadiutori chimici e farmacisti.
Le risorse finanziarie che lo Stato italiano ha messo a disposizione dei coadiutori quest’anno sono inferiori a quelle degli anni scorsi, per cui si temono anche riduzioni di personale. I veterinari coadiutori potrebbero quindi minacciare nuove azioni di protesta sindacale se dall’incontro di domani usciranno senza risultati concreti.
La questione sta assumendo comunque rilievo politico per l’interessamento dell’Onorevole Mancuso e dello stesso Sottosegretario Cursi. Secondo l’ANMVI al Ministero della Salute può essere richiesto un impegno sul versante del rafforzamento e del riconoscimento di queste professionalità che da tempo sono collocate in una condizione di precarietà, non solo dal punto di vista del trattamento economico ( sempre oggetto di vertenze per ritardi e incertezze nella definizione e nell'elargizione dei compensi) sia dal punto di vista del consolidamento del loro ruolo istituzionale. I controlli di frontiera necessitano di professionalità competenti fra le quali non può mancare quella del medico veterinario. Basta citare alcune evidenti priorità, dalla sicurezza alimentare ai controlli sul transito di animali alla frontiera per rendersi conto che i medici veterinari coadiutori svolgono un ruolo cruciale e imprescindibile.
I veterinari coadiutori sono un centinaio, ma ad ognuno corrisponde un Posto d’Ispezione Frontaliera, come a dire altrettante porte che, lungo tutto lo stivale, si aprono sulle frontiere.