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VOLPE RABIDA A POLA, ISTRIA

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Una volpe rabida ha raggiunto lunedì scorso il cortile di una scuola di Pola, Istria. Lo ha comunicato la stazione veterinaria municipale.
Alcuni giorni prima un'altra volpe considerata «a rischio» era stata notata azzuffarsi con un cane nei pressi di una stalla a Pajkovici, paesino nel comune di Sanvincenti, a nord di Pola. I due animali, subito abbattuti, sono risultati poi positivi ai controlli sulla rabbia silvestre.
«Nessuna persona è stata infettata», assicurano comunque dall'Ufficio profilassi regionale. Contando gli ultimi due animali colpiti dalla malattia, in un anno nei comuni della bassa Istria sono state individuate quattro volpi infette, e tutte si erano avvicinate ai centri abitati, mentre nel 2001 le volpi colpite da rabbia silvestre erano state in tutto una quarantina, su trecento animali esaminati (bovini, cani, gatti, pecore, caprioli, conigli, cinghiali).
Preoccupati gli esperti del settore: Renato Peteh, responsabile della stazione veterinaria di Pola, raccomanda alla popolazione di segnalare la presenza di animali selvatici che si comportino «come domestici», ma in primo luogo invita i proprietari di cani e gatti con più di tre mesi di vita a sottoporre le bestiole a vaccinazione antirabbida, che è obbligatoria a norma di legge, e che costa 111 kune, circa 15 euro.
Anche se solitamente non aggressive con gli uomini, le volpi rabide, presentano un comportamento piuttosto mansueto per cui tendono ad avvicinarsi agli uomini e alle loro abitazioni. Qui spesso entrano in lotta con i cani, che se non debitamente vaccinati contro la malattia, possono a loro volta contrarre l’idrofobia. Il dott. Peteh, ha pure aggiunto che nel caso in cui una persona sia stata in contatto con un animale infetto, è indispensabile lavare bene, e a lungo, le mani, o all’evenienza il punto in cui si è stati morsi, con acqua e sapone e quindi rivolgersi al medico. Nel caso di morsicatura da parte di un animale ritenuto idrofobo, infatti, è opportuno effettuare la vaccinazione antirabbia per prevenire l’insorgere della malattia, visto che l’idrofobia risulta essere letale nella totalità dei casi. Tuttavia, se la pelle non è stata lesa dal morso, e avendo provveduto a lavarsi bene le mani nel caso di un eventuale contatto con l’animale infetto, il pericolo di infezione è praticamente nullo.
L’unica cosa da fare è mettere in atto quanto ha deciso anche il Fiduciariato regionale per la lotta alla rabbia silvestre, ossia praticare la vaccinazione delle volpi, su tutto il territorio, con l’aiuto delle esche, un sistema che nei Paesi in cui è stato adottato, come la Germania, la Slovenia e altri ancora, ha dato degli ottimi risultati. Delle azioni del genere sono state sporadicamente realizzate a Buie e a Pola, grazie anche all’aiuto finanziario del Ministero all’agricoltura, ma per ottenere dei risultati soddisfacenti, occorre che tutte le Città e Comuni aderiscano a tale iniziativa, visto che gli animali si spostano da un territorio all’altro.